Spalletti in conferenza: “Wanda? Pensiamo al campo. La società è presente”

Non poteva iniziare altrimenti. L’ennesimo spinoso caso che riguarda Mauro Icardi. I protagonisti sono sempre gli stessi: Wanda Nara, moglie e procuratrice del capitano, e il nuovo duo Ausilio-Marotta. “Lo spogliatoio sta facendo un ottimo lavoro– spiega Spalletti ai giornalisti- non prende in considerazione notizie extra-campo. Per quello c’è la società“. Stemperare i toni e pensare al Chievo: l’ennesima prova di maturità e tre punti fondamentali per arrivare carichi al big match contro il Napoli.

“BILANCIO POSITIVO. LA SQUADRA MI SEMBRA COMPLETA”

Il bilancio è positivo, in crescita” chiosa l’allenatore di Certaldo. “Il campionato si è livellato rispetto agli anni passati. Squadre di mezza classifica sono in grado di togliere punti a quelle che stanno più su. La Juve, come previsto, è sempre li“. Il mercato è alle porte, immancabile una domanda sui possibili partenti e sui possibili arrivi: “Abbiamo un contatto diretto con la società. La squadra mi sembra completa, ma se ci fossero occasioni per prendere qualcuno, valuteremo insieme“. Il lavoro di Ausilio ha permesso di uscire dall’ostico settlement agreement: “Si potranno portare più calciatori nelle prossime coppe europee. Potremo agire meglio sul mercato e questo ci aiuterà. I calciatori top spostano le partite con le loro giocate“.

IL CHIEVO, DALBERT E IL CASO MIRANDA

Il Chievo è in crescita. Hanno pareggiato a Napoli, e Di Carlo è un grande allenatore. Serve tutta l’attenzione possibile“. L’infermeria sembra svuotarsi, le condizioni di Dalbert e Nainggolan sono migliorate, ma resta aperto il caso Miranda e le voci sul mancato rinnovo di Skriniar. “Radja si è allenato bene, con un comportamento giusto Dalbert è convocato, mentre Miranda no. Devo tenere conto della forza della squadra che ho a disposizione, ho una rosa di qualità e devo fare delle scelte. Nessuno è felice di stare fuori. Alla Juve ci sono giocatori forti e costosi che non si lamentano“. “Per quanto riguarda Skriniar, l’unica cosa che non va bene è il nome di battesimo. Ma ci stiamo lavorando. Milan è un pilastro, è difficile farne a meno“.

 

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