Politano e D’Ambrosio in conferenza stampa: “Pronti a dare il 100% per gli ottavi”

Verso Inter-PSV, la sfida della verità per il futuro europeo dell’Inter. Matteo Politano è uno dei protagonisti della conferenza stampa riservata ai giocatori alla vigilia della decisiva partita di Champions League contro il Psv Eindhoven. Queste le parole dell’ala nerazzurra, direttamente dalla sala conferenze dello Stadio Giuseppe Meazza.

LE PAROLE DI POLITANO

Quanta rabbia positiva c’è per i risultati che non sono arrivati? Siete pronti per una partita dentro o fuori?
“Siamo l’Inter, domani ce la metteremo tutta anche se sappiamo che non dipenderà da noi. L’importante sarà scendere in campo e vincere”.

Sentite che è la partita più importante degli ultimi anni?
“Assolutamente sì, c’è la voglia di far bene e cercare di passare il turno anche sapendo che non sarà facile. Ce la metteremo tutta, ma avremmo firmato per arrivare all’ultima giornata per giocarcela quando sono usciti i gironi”.

Cosa manca per fare il salto di qualità per ottenere punti in partite come quelle con la Juve?
“Le ultime tre partite abbiamo giocato bene ma ci è mancato il bottino pieno. Quando crei tre palle gol con la Juve e non ne concretizzi una il gol contro squadre così lo prendi perché loro sono una squadra fortissima”.

C’è qualcosa che non va bene in questa Inter? Domani può essere la svolta?
“Penso che le prestazioni ci siano state, ci sono mancati i punti ma stiamo facendo bene. Ci serve un pizzico di cattiveria e fortuna in più. Domani dovremo assolutamente vincere”.

Come stai per domani? Senti i novanta minuti?
“Io mi sento bene, avendo così tante partite non ero abituato a giocare ogni tre giorni e un po’ di stanchezza ce l’ho quindi il mister ha deciso di cambiarmi. Abbiamo tanti giocatori forti in panchina, giusto che il mister usi i tre cambi”.

Nel processo di crescita dell’Inter, a fine anno sarebbe meglio arrivare più avanti in Champions o uscire adesso magari vincendo per puntare ad una vittoria a maggio?
“Normale che vogliamo fare sempre il massimo, cercare di passare il girone sarebbe fantastico. Poi dobbiamo concentrarci sul campionato, siamo tutte lì in pochi punti e sarà difficile mantenere la posizione. Ma siamo l’Inter e dobbiamo cercare di ottenere il massimo”.

Al di là dell’aspetto fisico, ad oggi senti ancora la pressione di portare la maglia dell’Inter?
“Normale sentire la pressione perché indossare questa maglia è un onore; è difficile scendere in campo a San Siro davanti a 65mila persone e dare sempre il massimo. Sono contento di come sta andando ma so che c’è tanto da migliorare”.

La prestazione di Torino dà fiducia in vista di domani?
“Normale prendere le cose fatte bene, specie quelle fatte nel primo tempo quando li abbiamo messi in difficoltà e meritavamo di andare in vantaggio. Così non è stato, ora dobbiamo vedere cosa abbiamo sbagliato nella ripresa e ripartire da lì”. 

IL TURNO DI D’AMBROSIO

Al fianco di Matteo Politano e prima dell’arrivo di Luciano Spalletti, nella conferenza pre-Champions è il turno di Danilo D’Ambrosio. Ecco le parole del terzino che ha così risposto alle domande dei giornalisti.

Quanta rabbia c’è per gli ultimi risultati? L’Inter è pronta per domani?
“L’Inter deve essere sempre pronta per la squadra che ha e per il suo popolo. Siamo arrabbiati come sempre, siamo obbligati a vincere sempre a maggior ragione domani. Servirà un pizzico di fortuna”.

Avere l’orecchio al Camp Nou potrebbe impedirvi di dare il massimo?
“No, non dobbiamo avere rammarichi e per far sì che accada bisogna vincere. Dobbiamo fare il nostro e quello che sarà l’altro risultato lo accetteremo”.

Cosa vi manca per fare il salto di qualità?
“Abbiamo giocato alla pari contro Tottenham e Juve, anche l’anno scorso contro le big avevamo il piglio giusto. Quest’anno è mancato il gol, le occasioni ci sono state. Contro la Juve se non segni prima o poi con la loro qualità possono farti gol”.

Nelle ultime gare l’Inter ha faticato, c’è qualcosa che non sta andando bene?
“Bisogna vincere domani a prescindere dagli ultimi risultati, non siamo in crisi e la gara contro il Psv potrebbe permetterci con un pizzico di fortuna di raggiungere dopo tanti anni gli ottavi di finale”.

Vi fidate del Barcellona?
“Io personalmente non ci penso, dobbiamo fidarci delle nostre qualità e forze, di quello che vogliamo raggiungere con questa maglia. Se domani non facciamo risultato sarà colpa nostra, in caso di vittoria non avremo rammarichi”.

Fino alla partita con l’Atalanta l’Inter aveva la miglior difesa. Cosa è successo dopo?
“Normale che quando si prenda gol il problema riguardi tutta la squadra e non solo la difesa. Contro l’Atalanta sono 4 reti e pesano sul totale, però noi ci difendiamo sempre allo stesso modo mettendo in pratica le idee dell’allenatore. In Serie A ci sono giocatori e attaccanti bravi e se lasci mezzo metro sei costretto a riprendere la palla in porta”.

Nel processo di crescita di questa squadra al termine della stagione sarebbe meglio avanzare in Champions pur senza vincere o uscire e festeggiare qualcosa a maggio?
“Essendo l’Inter dobbiamo sempre pensare al massimo, non dobbiamo accontentarci solo di passare il girone e dagli ottavi dovremo pensare a vincere contro chi affronteremo. In campionato non ci accontenteremo di arrivare quarti come l’anno scorso”.

Spalletti dopo la Juve non era contento pur avendo l’Inter ricevuto complimenti: come avete affrontato il problema dopo la partita?
“Quando si perde non sei mai contento, non puoi essere felice anche se hai giocato bene. Il mister non era soddisfatto per le occasioni sprecate, non per l’atteggiamento di alcuni giocatori. Bisogna essere più concreti e ottimizzare le occasioni create”.

Ti ha pesato dover giocare tanto a causa del problema fisico di Vrsaljko?
“Con Vrsaljko ho un bel rapporto ma essendo in una grande squadra deve esserci competizione, la nostra è sana. Mi spiace se lui ha avuto piccoli problemi, per dare il 100% ogni tre giorni devi avere ricambi ed è quello che la società ha fatto sul mercato”.

La gara contro la Juve può dare fiducia in vista di domani?
“Bisogna sempre prendere quello che di buono si è fatto e migliorare sul negativo, puntando alla partita perfetta anche se non ci sarà mai. Quella di domani sarà una gara a sé e anche in caso di vittoria a Torino non avremmo affrontato il Psv sotto tono”.

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