Lautaro, parla l’agente: “Lasciare in panchina uno come lui non è semplice ma non ci sono problemi”

Inizio di stagione fatto di alti e bassi ma soprattutto con meno minuti giocati del previsto: due reti fin qui campionato e poco spazio per Lautaro Martinez. A questo scarso impiego si è aggiunta anche la polemica nata nei giorni scorsi con il tweet del padre del ragazzo che accusava Spalletti di mancato coraggio in alcune scelte, su tutte il non aver schierato El Toro nemmeno per un minuto contro il Tottenham a Wembley.

PARLA L’AGENTE

Alberto Yaque, uno dei rappresentanti di Lautaro Martinez, ha parlato all’emittente Radio Sur del momento del giocatore argentino. L’agente ha spiegato in primis che il sogno dei tifosi del Racing Avellaneda di vederlo giocare la Copa Libertadores era destinato a rimanere tale già al momento della trattativa con l’Inter: “Era impossibile, era un tema del quale si era già parlato. Gli stessi tifosi del Racing avevano espresso questo desiderio, ma era già tutto deciso e sapevamo fosse impossibile”. Battuta anche su una richiesta da parte di Jorge Sampaoli: “Lautaro aveva un modo di giocare da punta che funzionava alla perfezione, credo che Sampaoli gli avesse chiesto di modificarlo andando un po’ verso l’esterno”.

VOGLIA DI GIOCARE

Sul tema più caldo, legato allo scarso minutaggio a Milano, dichiara: Lui è un ragazzo che ha una personalità incredibile, tutto quello che gli viene chiesto lo fa. Questo è un tema difficile, sono stato tre mesi a Milano e posso dire che avere un giocatore come Lautaro e concedergli poco spazio in campo è complicato. Per fortuna, di recente ha giocato una partita per intero ed è riuscito anche a segnare: non tutti riescono, è difficile che un giocatore possa avere un’opportunità così. Dico che è complicato tenerlo in panchina perché sai che il centravanti titolare è il capocannoniere della Serie A. Però ora la sta prendendo meglio, e sta cercando di superare questa tormenta. Si sa che uno vuole giocare sempre, specie sapendo che lo puoi fare”.

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