L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Un punto che vale una sconfitta

L’alba del giorno dopo Roma-Inter è piuttosto grigia. Un pareggio per 2-2 che serve poco ai nerazzurri (e in realtà anche ai giallorossi), visto che poteva valere tantissimo dal punto di vista della classifica e non solo.

ALBA DEL GIORNO DOPO – BICCHIERE MEZZO VUOTO

La verità è che, guardando alla vigilia della partita e alla lettura delle formazioni ufficiali, ogni interista si aspettava molto di più. E non tanto dallo schieramento nerazzurro, visto che mancava Matteo Politano con dentro ancora, in modo ostinato, Ivan Perisic. Ma semmai da quella schierata in modo obbligatorio da Eusebio Di Francesco: assenti, per infortuni, Edin Dzeko, Stephan El Shaarawy, Daniele De Rossi e Lorenzo Pellegrini. Praticamente mezza squadra che ha garantito la qualificazione agli ottavi di Champions e il derby capitolino con la Lazio. Contro questa Roma, tra l’altro colpita nell’animo dopo le sconfitte con Udinese e Real Madrid, si poteva e si doveva fare molto di più.

E l’andamento della partita non fa cambiare idea. Passati due volte in vantaggio, i nerazzurri si sono fatti rimontare. E già gli eventi avevano dato ragione all’Inter in modo quantomeno dubbio. Inutile girarci intorno: il rigore su Zaniolo c’era. Sul ribaltamento Keita segna e Spalletti va al riposo più o meno meritatamente in vantaggio, perché comunque la squadra aveva creato molto, anche se era stata più pericolosa la Roma con il palo colpito da Florenzi. Nel secondo tempo, però, è andato in scena un suicidio. Tra il gol di Under con un immobile Handanovic (coperto da Skriniar?) e, soprattutto, l’ingenuo fallo di mano di Marcelo Brozovic in area, la sensazione è che i quattro gol dell’Olimpico siano in qualche modo stati messi a segno solo dall’Inter. Che ha perso due punti importanti per la classifica. Un successo avrebbe tracciato forse definitivamente il solco con la formazione giallorossa, che sarebbe finita a -12.

TUTTO IN 8 GIORNI: TRA JUVENTUS E PSV CI SI GIOCA UN’INTERA STAGIONE

Dicembre, mese ultimamente nero per le stagioni dell’Inter, non è insomma iniziato nel migliore dei modi, e i prossimi impegni fanno tremare Spalletti, espulso nel finale ancora una volta in modo contraddittorio (giusto mandarlo prima negli spogliatoi, ma in giro si vede di peggio senza provvedimenti). Adesso, c’è la trasferta di Torino con la Juventus. Una sconfitta, che comunque non sarebbe clamorosa dato che i bianconeri stanno dominando il campionato, potrebbe portare Milan (quarto) e Lazio (quinta) più vicine, potenzialmente rispettivamente a 1 e 2 punti.

Poi, la sfida decisiva con il PSV Eindhoven in Champions League, dove servirà anche una mano dal Barcellona per sperare negli ottavi di finale. Novanta minuti che valgono una stagione, prima di rituffarsi in campionato con Udinese (che lo scorso anno segnò l’inizio del crollo natalizio), Chievo (che ieri ha fermato la Lazio), Napoli a San Siro ed Empoli in trasferta. Per un mese che si prospetta da incubo.

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