CONFERENZA SPALLETTI: “Questa stagione dobbiamo fare risultati e vittorie importanti. Nainggolan? Dipende dal dolore…”

Spalletti, come di consueto, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicatissima partita dell’Olimpico contro la Lazio. Ecco le parole del tecnico nerazzurro direttamente dal centro di Appiano Gentile.

CONFERENZA STAMPA SPALLETTI

Keita si può provare come sostituto di Nainggolan?

“Si, è possibile, giusta osservazione. Ci abbiamo già provato, è una delle opzioni da usare”

C’è qualche giocatore che potrà rifiatare? Cambierà qualcosa?

“Certo, si può fare. Però è fondamentale il segnale che mi hanno dato ieri i giocatori: non accettare passivamente le situazioni che non sono andate bene nelle ultime gare. La reazione a ciò che non è andato come doveva andare. Un segnale che mi è piaciuto molto”.

Il nuovo presidente vuole portare l’Inter al vertice. Questa stagione dove si colloca in questo processo?

“L’Inter sarà soddisfatta se farà risultati e vittorie importanti. Andando a collocarsi ancora fra le prime 4 in classifica. Rimanere in Champions è un riconoscimento, l’equivalente di un titolo, che va mantenuto. Ci sono tante rivali, squadre che si sono rinforzate, che sono lì da anni. E oltre ai risultati, servirà fare grandi partite. Come stiamo facendo ultimamente”.

Come hai visto De Vrij in settimana in vista del ritorno a Roma? E che ricordi hai dell’ultima partita con la Lazio?

De Vrij lo vedo come lo vedete voi, non serve uno psicologo. Lui è una persona chiara, pulita, trasparente. Credo sia incredibile per l’entusiasmo che ha. Si allena bene, è forte, ed è serenissimo, lo ha stampato proprio in faccia. Della vittoria con la Lazio ho il ricordo di una tifoseria in festa che è tornata su un palcoscenico che meritava dopo anni. Contro un avversario forte: ora c’è da tentare di rifarlo. Non ci dobbiamo fermare allo scorso anno, vogliamo anche fare meglio”.

Per voi è uno stress non sapere se si giocherà per il maltempo?

“Il dubbio rimane più che altro per voi giornalisti, per noi no. Noi sappiamo contro chi giochiamo, a che ora, sappiamo quello che dobbiamo fare. I se e i ma non sono cose che ci appartengono. Noi siamo qui per giocare, poi vedremo”.

Domani crede di vedere una crescita dopo la sconfitta di Barcellona? Come si aspetta la squadra?

“Ho già detto che il segnale importante è stato come si sono presentati ieri in allenamento i ragazzi, l’intensità che ci hanno messo. E quella è la medicina per curare tutte le difficoltà che si possono avere. Noi siamo in grado di sopperire a fatiche importanti come le partite con il Milan e il Barcellona grazie al nostro carattere, alla voglia”.

Quanto ha pesato l’assenza di Nainggolan a Barcellona? Avremmo visto una partita differente? Cosa non l’ha convinta?

Nainggolan è un giocatore con le sue qualità e caratteristiche. Con anche una discreta esperienza in Champion League. Noi però non dipendiamo da uno solo. Siamo una squadra, vogliamo essere un gruppo, una società, un club. Ognuno può e deve dare il proprio contributo per raggiungere i propri obbiettivi. Quelli che lo hanno sostituito e lo sostituiranno hanno fatto e faranno al propria parte. Bisogna anche riconoscere i meriti degli avversari. Anche nel Derby siamo restati senza Radja, ma abbiamo vinto. La nostra rosa ci permette di sostituire tutti in caso di necessità”.

Lautaro può giocare, come Keita, come seconda punta? Cambierebbe tanto l’equilibrio della squadra?

“Noi, avendo una rosa numericamente e qualitativamente importante, abbiamo tante varianti tattiche e di uomini. Anche perché sono tutti calciatori da Inter, ogni formazione possibile è competitiva. Quella di far giocare Lautaro e Icardi insieme è una possibilità. Però bisogna valutare le caratteristiche, non metterli tanto per, rischiando di metterli in difficoltà. Ci sono valutazioni da fare, dipende da mille varianti, dall’avversario, dal sistema di gioco… Sicuramente lo faremo giocare, lo abbiamo già fatto”.

Quanto starà fuori Nainggolan?

“Ha già ricominciato a correre, ma bisogna capire come sta il piede, non possiamo forzare. Se sente male bisogna aspettare, altrimenti si può tornare a pieno regime”.

 

 

 

Fonte immagine in evidenza: Screen Conferenza Stampa

Impostazioni privacy