Spalletti: “Riportare in alto l’Inter è il mio sogno. Lautaro? Molto forte, ma…”

Spalletti, dopo la grande vittoria di questa sera contro il Cagliari, ha parlato ai microfoni di DAZN.

LAUTARO E ICARDI INSIEME? NON ANCORA…

Spalletti ha dichiarato: “Io sono sempre soddisfatto quando si vince, il mio pensiero è di dare qualsiasi minuto della mia vita per riuscire a contribuire a migliorare l’Inter. Io voglio lasciare un’impronta in questa società, venire ricordato. Una cosa importante è avere questi calciatori che mi hanno permesso di fare turnover. Questo completamento della rosa è importante. Nainggolan? È bravo a girarsi nel traffico, lui è bravo a fare perno sull’avversario, a portarla via e a dare queste vampate per fare salire la squadra”.

Lautaro è un calciatore forte, ha veramente quel baricentro basso, quella forza della palla addosso e riesce a girarsi per liberarsi per il tiro. Allenarsi con Mauro qualcosa avrà anche imparato. È carattere, tecnica e forza. È anche un po’ egoista come si è visto all’ultimo, però non fa male quel filo di egoismo”.

In conferenza poi il tecnico ha approfondito il discorso: “Non può ancora convivere con Icardi però secondo me. O meglio, l’Inter non se li può permettere insieme. Lui è molto forte, capisce al volo quale sia la palla giusta in area di rigore. Ha giocato bene, così come Borja e Dalbert, anche se avevano pochi minuti nelle gambe. La Champions è una fatica mentale che brucia dentro, che si aggiunge alla fatica nelle gambe. Quindi è un’arma a doppio taglio. Riposare e avere il muscolo libero è importantissimo, specie se non hai molta esperienza europea”.

“Anche stasera abbiamo visto che ripetiamo gli stessi errori, che perdiamo le solite 4/5 palle di fila insensate. Avere la difesa forte aiuta, perché altrimenti sbanda una volta, sbanda due… gli altri il buco lo trovano. Ma certi palloni non possiamo permetterci di perderli, perché prima o poi lo paghi. Fortunatamente vere e proprie occasioni da goal non le abbiamo concesse”.

“Ora la mia missione è riportare in alto l’Inter, ripagare l’immenso amore che ha intorno. Il mio sogno è poter raccontare da vecchio di aver dato qualcosa in cambio a tutto questo affetto, di aver riportato l’Inter dove deve stare. Poi è tutta una questione di testa e sicuramente vincere aiuta a vincere, a far crescere la mentalità di squadra. Nainggolan? Lo conosco bene, può fare molto di più. Per ora è ancora troppo intermittente”.

Fonte immagine in evidenza: Fabrizio Andrea Bertani

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