Nasce l’Inter multiforme: quante soluzioni tattiche per Spalletti!

L’oculata campagna acquisti della dirigenza nerazzurra ha portato in dote alla squadra di Spalletti giocatori nuovi, affamati e duttili: da Asamoah a Lautaro Martinez, passando per De Vrij e Nainggolan, Ausilio è riuscito a strappare alla concorrenza calciatori importanti, giovani e, soprattutto, molto duttili. L’ultimo in ordine cronologico è l’ex biancoceleste Keita Balde: il numero 11 ha potenzialità ancora inespresse, uno scatto fulmineo e la capacità di entrare a partita in corsa, rompendo i raddoppi delle difese avversarie grazie al suo dribbling.

SPALLETTI TACE MA LAVORA A SOLUZIONI NUOVE

“Non esistono problemi, esistono solo soluzioni”, così cantava John Lennon nel 1969 e così la pensa anche l’allenatore di Certaldo: la capacità dei nuovi innesti di inserirsi alla perfezione in dinamiche tattiche nuove, l’intelligenza dei giocatori già in rosa lo scorso anno e la fame di migliorarsi da parte di tutta la società, rappresentano per Spalletti un infinito numero di soluzioni. Difesa a 3 o difesa a 4, due punte con il trequartista o centrocampo con il vertice basso, esterni che giocano a piede invertito o che corrono tutta la fascia: ad Appiano Gentile si lavora costantemente a questo, una squadra camaleontica che sarà in grado di adeguare il proprio gioco in relazione all’avversario, ribaltando l’approccio iniziale alla gara. Così facendo sarà l’Inter ad essere padrona della partita grazie all’abilità nel mascherare il proprio gioco dietro a moduli diversi ma efficaci allo stesso modo.

DIFESA A TRE E DUE ATTACCANTI: SI PARTE DA QUI

Con l’arrivo di De Vrij e di Nainggolan, l’ottimo inizio di Lautaro e la possibile cessione di Candreva, molti addetti ai lavori hanno ipotizzato due nuove idee tattiche principali che sarebbero state già ampiamente studiate da Spalletti: il 3-4-1-2 o il 4-2-3-1; il primo vedrebbe all’opera uno dei tridenti difensivi più forti della Serie A: oltre alla fisicità ed all’intelligenza tattica, le azioni partirebbero da Handanovic favorendo una costruzione ragionata e veloce; in attacco Icardi avrebbe meno attenzioni da parte delle difese grazie alla presenza vicino a lui di Nainggolan e del “Toro” Lautaro Martinez, compiti più difensivi toccherebbero a Perisic e Vrsalijko. Con la difesa a 4 ed il folto centrocampo, la fantasia sarebbe tutta sugli esterni: Politano, Perisic, Keita o Karamoh avrebbero il compito di creare superiorità numerica lasciando lo spazio per gli inserimenti dei terzini sulle fasce. In attesa della ciliegina sulla torta, nel laboratorio di Appiano Gentile queste sembrano essere le pietanze più interessanti.

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