L’Inter si coccola un Lautaro da sogno: quanto è lontano quel Gabigol…

Inter che si può veramente stropicciare gli occhi e dirsi soddisfatta dalla propria lungimiranza. Certo, è ancora presto per esultare e fare proclami, ma il vero colpo di mercato, per ora, sembra quello che non ti aspetti: Lautaro Martinez. Il vice Icardi si sta conquistando un posto nel cuore dei tifosi e tra le fila dei titolari di Spalletti. Tanti saluti a chi lo etichettava come Gabigol 2 la Vendetta…

UN LAUTARO DA MERAVIGLIA

L’attaccante argentino infatti, pur non essendo arrivato con investiture eccellenti, proclami o etichette, sta conquistando tutti a suon di goal e prestazioni maiuscole. Lautaro rappresenta la speranza di un futuro più roseo per i tifosi, tutto ciò che invece Gabigol non è stato. Martinez è evidentemente già pronto per il calcio europeo, per stare in una grande ed essere protagonista. Ha un’impostazione da grande attaccante, con senso del goal e capacità di intuire lo svolgimento dell’azione. Inoltre, forse frutto anche della giovane età, ha una voglia ed una carica agonistica che raramente si sono viste tra le fila nerazzurre. Soprattutto poi, vuole arrivare, non si sente già arrivato, come invece il giovane brasiliano. Lautaro sa che dovrà ancora lavorare moltissimo per diventare un top player e che dovrà continuare nel frattempo a impegnarsi al massimo per rimanere nel calcio che conta.

Di lui è proprio questa la caratteristica che salta maggiormente agli occhi, come anche confermato dagli addetti ai lavori: lo spirito di abnegazione, la voglia di lavorare e migliorarsi. Pur essendo conscio dei propri già cospicui mezzi, è consapevole anche dei vantaggi che il lavoro e la disciplina possono dargli. Non sembra il tipo che si adagia sugli allori o che si “siede”. Ha la voglia e la capacità di spaccare il mondo e le partite ed è esattamente ciò che ha intenzione di fare. Esattamente il contrario di Gabigol. Vedendo giocare Gabriel Barbosa, o meglio vedendolo NON giocare, sono emerse giuste perplessità circa le sue reali doti tecniche.

GABIGOL CAUSA DEL SUO MAL, L’ANTITESI DI LAUTARO

Dal Santos sembrava essere arrivato il nuovo Ronaldo, il “Gabriel forte” dei 2 disponibili dal Brasile. E invece ci siamo ritrovati di fronte ad un caso curioso di mediocrità calcistica unita ad un ego smisurato. Perché, e lo hanno riferito in tanti di quelli che hanno avuto per le mani l’ex talento brasiliano, il vero problema di Barbosa era, ed è, questo. Non l’incompatibilità con l’Europa, non l’eccessiva severità dei tecnici d’oltreoceano, ma l’eccessiva sicurezza nei propri mezzi, il pensiero di essere già arrivato e di non dover dimostrare nulla. La smodata considerazione di sé. La mancanza di impegno, di voglia di allenarsi. La presunzione di pensare di essere già arrivato al top a soli 20 anni. Purtroppo ormai Gabigol sembra essersi definitivamente perso nel vortice della propria arroganza, diventando un comprimario in un calcio troppo veloce per lui. Cacciato e rifiutato da vari allenatori all’Inter, cacciato al Benfica e messo spalle al muro addirittura a casa propria, al Santos. Ma in fondo, chi è causa del proprio mal, pianga sé stesso.

Una cosa è certa: Lautaro, per quanto sia presto per investirlo di titoli o sognare in grande, è un tesoro da preservare, anche solo per la cattiveria agonistica, lo spirito combattivo e il potenziale ancora da esprimere. Lui è l’antitesi totale di Gabigol. I due sono agli antipodi fino ad ora… fortunatamente.

 

Fonte immagine in evidenza: Screen Partita

 

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