Inter, cosa ti porterà la fatina buona del mercato estivo?

Inter che, nonostante gli svariati proclami di competitività sbandierati da Ausilio, necessiterà a giugno di un restyling mirato. Una rifondazione non sarà probabilmente necessaria, grazie anche al livello attuale della Serie A, tuttavia, soprattutto in caso di qualificazione alla Champions League, serviranno rinforzi di un certo spessore. Ma cosa potrà portare davvero il mercato estivo all’Inter?

UN MERCATO POCO APPARISCENTE

Inter, adesso che si fa? Questo ormai sembra il motto ricorrente sulle bocche dei tifosi, proiettati già alla prossima annata, nonostante una Champions ancora da conquistare. Suning ormai inizia a esaurire il credito maturato con le parole e le grandi cerimonie.

Il tempo dei proclami è passato, quello degli onori sembra ormai al tramonto. Quello che sarà fondamentale ora sarà la franchezza, il coraggio di parlare chiaro. Il prossimo mercato estivo cosa deve aspettarsi il tifoso interista? Niente di fantasmagorico, a meno di clamorosi e improbabili voltafaccia del Governo Cinese. Certo, una qualificazione comoda alla prossima CL potrebbe spronare Zhang a fare un piccolo sforzo, ma sempre senza “apparire” troppo.

OCCASIONI “SVINCOLATE” PER LA DIFESA

I progetti di mercati grandiosi sono andati in archivio da tempo e ora bisognerà “arrangiarsi”. Tuttavia spesso arrangiandosi e usando l’ingegno si possono fare lavori niente male. I rinforzi di qualità a prezzi abbordabili, per non dire stracciati, ci sono, basta sapere dove cercare.

Gli svincolati di spessore saranno diversi, ma per accaparrarseli non basterà svegliarsi all’ultimo secondo. In tal senso Sabatini sta già lavorando con criterio. De Vrij e Asamoah sembrano bloccati, anche se nulla è ancora definito con certezza. Soprattutto la situazione dell’olandese sembra spinosa. Il centrale della Lazio infatti deve ancora chiarire la sua posizione con la procura riguardo il presunto caso di doping.

Posto ovviamente che non arrivino offerte irrinunciabili per Skriniar, una difesa composta da Cancelo, lo slovacco, De Vrij e Asamoah sarebbe certamente un ottima base su cui costruire. Senza contare che all’ombra di questi crescerebbero prospetti interessantissimi come Bastoni e Vanheusden.

IL CENTROCAMPO RESTA UN PUNTO DI DOMANDA

Per quanto riguarda il centrocampo, molto passerà dalla decisione della società riguardo Rafinha. Se Spalletti e i medici valuteranno accettabile il rischio di tenerlo in rosa, sarà piuttosto improbabile che ci saranno altri investimenti importanti. Il sogno, per quanto sottotraccia, resta ancora Vidal, ma la permanenza del brasiliano di cristallo, con un riscatto molto oneroso, chiuderebbe di fatto la porta a altri investimenti pesanti.

Se invece non si dovesse dare fiducia al centrocampista del Barca, allora i rinforzi andrebbero concentrati in questa zona del campo, da sempre il tallone d’Achille dei nerazzurri. Gagliardini, Vecino e Borja Valero non possono garantire il salto di qualità necessario, così come Brozovic, sempre troppo discontinuo e bizzoso.

Come già detto, Vidal sarebbe un’opportunità da cogliere al volo, così come Nainggolan, sogno mai tramontato e non del tutto impossibile, dati i noti problemi di bilancio dei giallorossi. In tal caso però bisognerebbe superare una nutrita concorrenza, soprattutto cinese, anche se sicuramente, a parità di offerta, il ninja preferirebbe restare in Italia, nel calcio che conta.

L’AGO DELLA BILANCIA RESTA SEMPRE LUI, MAURITO

Per l’attacco, al momento non bolle molto in pentola e poco dovrebbe bollire. Lautaro Martinez continua a essere vicinissimo, ma ancora non ufficiale, un dettaglio non da poco e piuttosto preoccupante nel calcio moderno. La sua ipotetica partecipazione al prossimo mondiale infatti potrebbe farne lievitare il cartellino.

Ipotesi funesta, certo, ma se l’Inter non si muoverà per tempo il rischio e veramente quello di ritrovarsi beffati al fotofinish. Se Real, Barcellona o i due Manchester dovessero interessarsi seriamente al ragazzo infatti, difficilmente Suning potrà pareggiare o superare la loro offerta.

Molto poi dipenderà dal destino di Icardi. In caso di mancato quarto posto infatti, Maurito riceverebbe l’ennesima cocente delusione da parte dei colori nerazzurri. Per un ragazzo del suo talento, nel pieno della maturità calcistica, un’offerta di spicco, come potrebbe essere quella del Real, potrebbe risultare irrinunciabile. Il treno da prendere al volo. Ecco, questo potrebbe essere l’ago della bilancia del mercato estivo.

Se Icardi dovesse partire, Suning dovrà obbligatoriamente reinvestire quanto guadagnato per un attaccante di fama che possa riportare in alto. Altrimenti si ripartirebbe da quanto di buono fatto intravedere di buono quest’anno, per cercare la scalata al calcio che conta, puntellando la rosa dove serve.

E poi, soprattutto per il rendimento delle ultime settimane, siamo veramente sicuri che il sacrificato e sacrificabile non possa essere Perisic? Il croato sembra il fantasma di quello di inizio anno, afflitto probabilmente dal consueto mal di pancia di metà stagione che lo spinge a chiedere la cessione.

Che sia la volta buona? Chi lo sa, l’unica cosa certa è che, perlomeno per quanto fatto vedere da inizio anno a ora, una sua cessione potrebbe rivelarsi meno dolorosa di quanto si possa temere.

SUNING, BASTA PAROLE E FUORI I… FATTI

In sostanza quindi i fuochi d’artificio rischiano di arrivare si, ma in uscita. Ovviamente è tutto molto fumoso, il campo delle ipotesi è troppo vago e nebuloso, specie per quanto riguarda il mercato calcistico, sempre ricco di colpi di scena più o meno annunciati.

Ai tifosi nerazzurri non resta che affidarsi all’arte di Sabatini, sperando che il dirigente riesca a regalare qualche colpo da maestro che possa rilanciare una nobile ormai decaduta da troppo tempo. La Serie A e il calcio hanno bisogno di un’Inter competitiva e vincente. Ora è giunto il momento che Suning lavori seriamente per rendere quella che, ad oggi, è solo una visione utopica, realtà. E non solo a parole.

Fonte immagine in evidenza: Screen Youtube

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