Editoriale – Inter-Roma: vincere sarebbe già la svolta?

Inter-Roma è partita calda da tanti anni. Goal, emozioni, trofei e traguardi in palio. L’ultima sfida delicata fu lo scorso anno: il big match della settima giornata di ritorno del recente campionato si presentava come l’ultima spiaggia per credere e sperare nella fattibilità della rimonta Champions. Nainggolan con i suoi tiri da fuori fu un pugile micidiale. Sogno spazzato e vanificato. L’inizio di una rapida discesa. Spalletti gongolava. Speriamo possa farlo di nuovo.

INTER-ROMA: STAVOLTA I PRESUPPOSTI SONO DIVERSI

La partita di domani è un crocevia fondamentale per la stagione. L’Inter finora è sempre stata nelle prime quattro posizioni del campionato, quelle che garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo minimo e massimo. Uscirci domani, dopo la sconfitta in uno scontro diretto, sarebbe letale per il morale. Senza pensare alle partite in meno di giallorossi e biancocelesti, avversarie dirette di questi mesi che verranno.

Già, mesi. Uno scontro di fine gennaio non segnerà delle sorti che, con tutta probabilità, si decideranno definitivamente a maggio. Ma l’imprinting che può dare pesa molto. La marcia ottima dell’Inter spallettiana fino a Inter-Udinese ci sarebbe stata senza l’affermazione di forza di fine agosto all’Olimpico? Chissà, forse no. Quella partita, vinta nelle avversità, diede consapevolezza di un vento che stava cambiando. Le avversarie, che sempre si erano dimostrate superiori negli anni precedenti, potevano essere ridimensionate e battute. Ribadirsi domani significherebbe una conferma di quanto avvenuto in estate. Vorrebbe dire confermare il racconto di quella partita e di quello degli ultimi mesi, con l’Inter sempre avanti ai capitolini in classifica. Anche la seconda parte della stagione proseguirebbe nel solco di quanto costruito nella prima parte. L’Inter degli ultimi anni ha sempre rincorso, senza mai raggiungere coloro che le erano davanti ma anzi, stancandosi molto prima di tagliare il traguardo. Sempre con il respiro affannato e l’andatura ciondolante. Per questo, non sappiamo quanto bene possa fare il tornare a una situazione di inferiorità, seppur meno problematica e da codice rosso di quelle delle stagioni or sono.

INTER-ROMA: UN’AVVERSARIA IN CRISI

In questa ottica, pesa molto anche la condizione della rivale. La Roma, come l’Inter, è reduce da un periodo di risultati deludenti prima della sosta. Pochi punti, pochi goal e prestazioni sottotono. Certo, la sosta è arrivata per entrambe e potrebbe aver ricaricato le batterie di tutti i giocatori. Forse però, a preoccupare di più gli animi di Trigoria, è la questione extra-campo relativa al mercato. Le voci sulle papabili cessioni di Naingollan in Cina e Dzeko al Chelsea potrebbero lasciare strascichi nei giocatori diretti interessati e forse in tutto l’ambiente. Si è sempre detto, a ragione, di come la rosa giallorossa sia superiore nel complesso a quella interista. Se questa stessa rosa viene però messa in discussione, presumibilmente ridimensionata nella qualità e negli obiettivi, gli stessi protagonisti possono avvertirne il colpo e le conseguenze. Assestare una battuta d’arresto a una squadra sulla quale pesano ora diversi interrogativi, potrebbe avere un valore al di là dei punti di differenza in classifica al termine di domenica.

C’è inoltre interesse nel vedere se il periodo dissestato iniziato a dicembre possa essersi esaurito con la sosta. La stanchezza fisica, evidente nelle ultime partite, può e deve essere stata smaltita in una settimana di ferie preziosa per tutti. Menti e corpi rigenerati a contatto con luoghi paradisiaci, familiari e persone care. Uno stacco che  forse ci voleva e che deve essere il nuovo trampolino di lancio per riprendere una corsa straordinaria per tre mesi. L’attività dei dirigenti sul mercato nel portare i risultati possibili deve essere un esempio per i giocatori, desiderosi di dimostrare il loro vero volto, non quello triste, preoccupato e impaziente di Sassuolo o Firenze, ma quello gioioso, convinto e voglioso del derby di ottobre, di Napoli. Il calendario ha posto un incontro chiave in un momento delicato. Più che un pericolo, esso deve essere l’occasione. Screditare una diretta concorrente e riprendere fiducia e consapevolezza. Dimostrare di aver lasciato alle spalle il peggio e di poter risintonizzarsi sulle frequenze dei primi mesi. Inter-Roma può e deve essere una svolta. Stavolta positiva. Non come un anno fa.

 

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