Inter troppo remissiva dopo il vantaggio, siamo alle solite?

L’Inter ieri sera a Firenze ha sprecato una grande occasione per consolidare il terzo posto, ora a forte rischio. Certo, la vittoria, per quanto messo in campo dalle due formazioni, sarebbe stata probabilmente immeritata, tuttavia a destare preoccupazioni nei tifosi è stato soprattutto l’atteggiamento rinunciatario e remissivo dei nerazzurri dopo il vantaggio firmato Icardi.

INTER SPAVENTATA A FIRENZE

Inter che prosegue la striscia di risultati senza vittorie, collezionando un altro pareggio anche contro la Fiorentina. I nerazzurri dimostrano di non essere affatto guariti dal funesto mese di dicembre, che li ha visti in evidente difficoltà, anzi, il rischio è quello di peggiorare.

Nella gara di ieri infatti, non è latitato solo il gioco, ma anche il carattere. I ragazzi di Spalletti infatti, pur faticando molto a contenere le folate offensive dei padroni di casa, illuminati da uno straripante Chiesa, erano riusciti a guadagnarsi l’uno a zero.

Un vantaggio risicato e probabilmente immeritato, ma che sarebbe stato un balsamo per l’acciaccato carrozzone del tecnico di Certaldo. Soprattutto dato che mai l’Inter in questa stagione non aveva portato a casa i 3 punti dopo essere passata in vantaggio.

Al Franchi però è andato in scena un copione già visto, fatto di paure, sbavature ed errori grossolani. I nerazzurri, che avevano fatto della solidità e del carattere il proprio punto di forza in avvio di stagione, si sono sciolti, spaventati da quel ragazzo terribile e dal nome così pesante.

Sono rinculati in massa davanti alla propria area di rigore, trincerandosi per cercare di difendere il vantaggio, senza quasi mai provare il contropiede, mettendo di fatto su di un piatto d’argento il pareggio ai viola.

UN PREOCCUPANTE FILM GIÀ VISTO

Per colpa di fantasmi e timori superflui, da una normalissima partita come tante è scaturito un preoccupante remake di un horror di successo: Inter – Sampdoria dello scorso anno,. La partita in cui una squadra irriconoscibile salutò il sogno Champions e iniziò ad affondare in classifica.

Certo, ora la situazione è ben diversa, il campionato è ancora lunghissimo e non bisogna fasciarsi eccessivamente la testa. Però bisogna anche essere realisti: le assenze, le mancanze di arrivi di spessore dal mercato, la coperta corta, non sono scuse accettabili in eterno. Non quando sei un professionista strapagato e ti trovi all’Inter. In passato in molti hanno dato sudore, anima e sangue per questi colori, perciò le giustificazioni lasciano il tempo che trovano.

Ora bisogna rimboccarsi seriamente le maniche, lavorare sodo e non abbandonarsi a rimpianti o nervosismi. Bisognerà SEMPRE impiegare la rosa migliore, abbandonando l’idea di recuperare giocatori irrecuperabili tecnicamente e non solo (ogni riferimento a Joao Mario è puramente voluto).

Spalletti dovrà dimostrare la propria abilità di timoniere con il mare in burrasca, evitando che la nave alla deriva finisca per affondare. E poi la società dovrà svegliarsi sul mercato, senza strafare, ma puntellando una rosa in debito di ossigeno a metà della maratona. I tifosi sono pronti a dare il proprio amore e sostegno alla squadra, ma guai a ricacciarsi nella situazione dello scorso anno. Perché il pericolo è concreto, e passare dalle stelle alle stalle è un attimo.

Fonte immagine in evidenza: Screen partita

Impostazioni privacy