Spalletti psicologo, ecco come ha cambiato l’Inter

Avesse vinto la Roma ieri non si sarebbe gridato allo scandalo. Tre pali, un’ora di dominio, poi black out. Non voluto, ma cercato dall’Inter che con Spalletti trova quello che lo scorso anno è mancato. Gli attributi.

Vincere con la testa

In tempi passati l’Inter sotto 1-0 con la Roma avrebbe smesso di lottare. Ha rischiato la goleada, ha schivato rigori, poi con Icardi ha rimesso in piedi una partita che gli Dei del calcio volevano vincere. Pali, traverse contro, ma zero gol subiti oltre a quello di Dzeko, su chiusura mal riuscita della difesa. Poi Spalletti show, verticalizzazioni, sovrapposizioni e pressing.

Bene i nuovi

Rabbia con la bava alla bocca, carattere che, non si vedeva dai tempi di Mourinho, risulta vincente. Spalletti pare conoscere già le sue armi. Joao Mario devastante a gara in corso, Borja Valero a far tutto, dal trequartista al regista, Skriniar a chiudere e Dalbert che magari non saprà difendere ma se attacca può far male. Quel che è certo è il carattere. L’Inter appare rabbiosa come il suo tecnico, mai contenta, pronta a dare la prima botta psicologica alla Roma, nonostante sia la seconda giornata, ma intanto il primo posto c’è.

Piano con i sogni o i grandi progetti, ci si accontenti di un posto tra le prime quattro, quanto di più possa arrivare è solo un lusso.