Inter, Nagatomo serve al marketing in oriente?

E’ da più di un anno che il tifoso nerazzurro sente ripetersi come un mantra: “L’Inter tornerà grande, nella top ten mondiale…”. Non bastassero questa ed altre magnifiche sparate, messe in piedi da dirigenti della Beneamata e stampa, sono stati accostati all’Inter i nomi più luccicanti del panorama calcistico mondiale. Qualche esempio? Lionel Messi, Di Maria, Iniesta, Verratti, Matuidi, Pastore, Nainggolan, Manolas, Draxler etc etc…
In un delirio di onnipotenza il tifoso interista, al momento, si è ritrovato con una sola certezza: Yuto Nagatomo.

INTER NON SI PUO’ COSTRUIRE SUL NULLA, VIA I RESPONSABILI

Per stessa ammissione di Luciano Spalletti la colpa della debacle dello scorso anno e delle stagioni precedenti è da ripartire in tutte le componenti della squadra, giocatori in primis. Perfetto.
Eccependo poi il fatto che si continui a ripetere che l’Inter sia forte e abbia una buona base, quasi a smentire le dichiarazioni precedenti, la necessità dei nerazzurri è solamente una: vendere!
Vendere più di un responsabile, lasciar andar chi non può (o chi non voglia) difendere blasone e storia dell’FC Internazionale.
Il tecnico nerazzurro ha più volte detto che con la società ci sono accordi di mercato, Steven Zhang (che ha fatto un corso accelerato di interismo) ha confermato che il mercato non è finito, la Gazzetta dello Sport ha ribattuto che presto arriveranno 5 rinforzi promessi al mister di Certaldo. Detto che ora tutti in coro ripetono le parole “giocatori funzionali” cui facendo una piccola analisi si potrebbe tradurre con “non ci sono possibilità di top player, prendiamo quelli che possiamo”, o il fantastico scudo “lo ha chiesto Spalletti, come se il tecnico nerazzurro fosse un disorientato a cui sono stati proposti i vari Draxler, Rodriguez, Bonucci, Conti, Nainggolan, Di Maria e lui avesse risposto “Assolutamente no, non sono funzionali, voglio solo Vecino!”, c’è un’urgenza: Vendere.

Per l’Inter è necessario sfoltire una rosa numerosa, che rischia di ingolfarsi di nomi (mediocri) ed è fondamentale non ricostruire dalle macerie o da scelte sbagliate.
Chi parte? Innanzitutto tutto i terzini, almeno due. La parte più dolente della rosa nerazzurra e senza mancare di rispetto alle persone, ma attenendoci al calcio, Nagatomo non può essere la sola certezza di ogni campionato e i suoi omologhi non sono da meno. Almeno un Ansaldi deve lasciare i dolci lidi di Appiano. Non si può nominare la difesa senza citare i centrali: Ranocchia e Medel sono i nomi più indicati a lasciar posto ad un nuovo corso. Per passare al centrocampo dove l’Inter, magari abbassando le pretese, deve lasciar andare i vari Brozovic (ha dimostrato poco e niente in campo, ma si è distinto per disinteresse e come generatore di problemi), Jovetic, l’eterno “incompreso” che se nessuno è disposto a spendere neppure 12 milioni in un mercato dove anche il sottoscritto ne costerebbe almeno 30, un motivo ci sarà e non si può tener in rosa a quei costi, Kondogbia, il secondo più grande mistero di mercato del ds Ausilio. Naturalmente il più grande mistero ha un altro nome e cognome: Gabriel Barbosa detto Gabigol…

C’è tanto da lavorare…

 

Impostazioni privacy