Milito: “Prima volta a San Siro straordinaria, la finale di Madrid un sogno per me. I gol nei derby i più speciali”

Diego Alberto Milito, Tour Ambassador dell’Inter Summer Tour in Cina e Singapore, è protagonista del questions and answers sulla pagina Facebook dell’Inter. L’eroe del Triplete nerazzurro ha risposto alle domande e curiosità dei tifosi.

“UN PO’ DI PAZIENZA, L’INTER TORNERA’ COMPETITIVA”

Avresti mai pensato di tornare all’Inter da ambasciatore?
“Non ho mai pensato a fare un’esperienza del genere, ma tutto ciò che è legato all’Inter è per me motivo di orgoglio”

Cosa serve all’Inter per tornare competitiva?
“Un po’ di pazienza. Ci sono stati tanti cambiamenti e ci vuole tempo. Tutti vogliamo vedere l’Inter di nuovo dove merita, ma sono convinto che questa sarà una buona stagione”

Quando sei arrivato all’Inter pensavi di vincere tanto ed essere così determinante?
“Per me arrivare all’Inter a 30 anni fu un sogno. Arrivai con la volontà di poter competere per obiettivi importanti e riuscimmo a vincere tutto”

Cosa provasti entrando la prima volta a San Siro?
“La mia prima volta a San Siro è stata qualcosa di straordinario. E’ uno stadio che sognavo dal mondiale di Italia 90′.La prima volta ci giocai col Genoa, contro l’Inter. Fu molto emozionante”.

C’è qualcosa in particolare che ti ricordi del 22 maggio, un aneddoto?

“E’ difficile scegliere qualcosa in particolare. Spiegare a parole quello che si prova in quei momenti è difficile. E’ stata la realizzazione di un sogno per me, la mia famiglia e la gente. Mi viene ancora la pelle d’oca se penso all’esultanza sotto la curva al secondo gol”.

“MI SENTO UN PO’ ITALIANO, MILANO SPECIALE”

Un gol nel derby è il massimo?
“Si, è speciale, ho avuto la fortuna di farne anche 3 in una partita sola. Lo sono stati anche quelli allo Juventus Stadium”

Cosa provi quando torni a Milano?
“Bellissimo, io mi sento un po’ italiano. Ho vissuto tanti anni lì e Milano rimane speciale per me”

Cosa pensi di questa Inter?
“E’ una squadra forte tecnicamente, soprattutto a centrocampo. Calciatori come Borja Valero possono dare una grossa mano”

 

 

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