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Caso Gabigol, quanti errori da parte dell’Inter. Dalla gestione a…

L’ennesima versione del caso Gabigol prova a darla il Corriere della Sera. Secondo il giornale, a partire da fine agosto, quando il brasiliano è arrivato all’Inter, la sua gestione è stata pessima. Un errore prenderlo in fretta in estate, un errore non farlo giocare.

Caso Gabigol, ovvero come non gestire un giocatore

Gabriel Barbosa, o meglio Gabigol, è una comparsa da quasi 30 milioni. Uno sfizio dell’Inter in un’estate surreale, tra il cambio di allenatore e le altre vicende. La nuova proprietà si è regalata un potenziale gioiellino, dimenticato però in fretta e bollato da Frank de Boer. L’olandese è l’unico ad averlo fatto giocare per un quarto d’ora contro il Bologna, nel finale del match del 25 settembre. Minuti sufficienti per farlo sedere in panchina, se non proprio in tribuna.

Apparso e scomparso, Gabigol è diventato un talento bruciato dall’Inter. Bocciato da de Boer, che non lo riteneva pronto per i ritmi della serie A, rimandato con più diplomazia da Pioli. Secondo il Corriere della Sera il brasiliano ha i colpi, ma ha bisogno di tempo. Arrivato in pompa magna con tanto di presentazione da superstar, Gabigol è finito ai margini di un’Inter in difficoltà. E se è vero che buttarlo in una mischia fatale quale è il club nerazzurro in questo momento è un azzardo, è anche vero che iniziano a nascere molti dubbi sul giocatore. Quale può essere, in questo senso, il valore di un sudamericano mancino se non può essere inserito nemmeno in situazioni disperate (come lo 0-3 di Napoli) o di tranquillità (2-0 col Genoa)?

Brasiliano sponsorizzato da Kia, colpa sua? No…

Il primo errore, insiste il Corriere, è stato portare in fretta e furia il brasiliano negli ultimi giorni di mercato, dopo essere stato strappato al Santos per 30 milioni. Non era pronto, fisicamente, tatticamente e mentalmente. Un ingaggio da 2,5 milioni, il contratto fino al 2021 e la sontuosa presentazione al Pirelli il giorno del compleanno di Ronaldo. Ciò ha indotto a pensare che Gabigol fosse davvero l’erede del Fenomeno. Dopo quattro mesi, il ragazzo è spaesato, dopo esser diventato la quinta riserva.

Un acquisto fallimentare per tempi e modi, senza dubbio. Un errore che qualcuno tenta di imputare a Kia Joorabchian. L’agente, però, non è intervenuto sul suo acquisto. In estate la proprietà ha spedito Ausilio e Thohir a trattare con Wagner Ribeiro, l’agente del giocatore. Oggi Gabigol non gioca, si allena ma sembra anche più rotondo. Ora, un prestito a gennaio sembra la soluzione migliore. Sicuramente una pessima gestione, nel complesso.

This post was last modified on 14 Dicembre 2016 - 14:29

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Published by
Piergiuseppe Pinto