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DIAMO I NUMERI – L’Inter a Genova nel segno dei bomber e…di Jair e Mazzola!

Dalla stagione 1929/1930, la prima con il campionato disputatosi a girone unico, l’Inter ha giocato in casa della Sampdoria per ben 59 volte, ottenendo 27 vittorie, pareggiando 21 incontri e andando incontro a 11 sconfitte, con ben 99 goal fatti e 57 subiti. La speranza, dunque, è quella di arrivare al centinaio e magari di superarlo anche, considerando che la difesa nerazzurra in stagione non è mai esente dal lasciare possibilità multiple agli avversari.

Alle sfide di Serie A vanno sommate anche ben 7 partite di Coppa Italia, con i blucerchiati che si sono imposti in 3 occasioni, con i restanti match divisi equamente tra vittorie e sconfitte. L’ultimo scontro nella coppa nazionale si ebbe nel 2009, con Walter Mazzarri seduto sulla panchina genovese e che, con un rotondo 3 a 0, ipotecò l’accesso alla finale di Roma poi persa con la Lazio, sventando la rimonta del ritorno con gli uomini di Mourinho che si imposero solamente 1 a 0. L’ultimo precedente in campionato invece, quello dello scorso anno, si è concluso con un pareggio per 1 a 1, con la rete di Muriel impattata da Perisic nel secondo tempo. Una partita bella e molto particolare anche per i destini incrociati degli allenatori, che da giocatori segnarono la storia della squadra avversaria: Roberto Mancini per la Samp e Walter Zenga per l’Inter, “nemici” in tante battaglie e poi ritrovatisi compagni di squadra in Liguria.

Tante però, sono le figure che hanno intrecciato la loro carriera tra le sponde più giovani di Milano e di Genova, anche in tempi recentissimi: basti pensare a Mauro Icardi ed Eder, che dopo aver segnato molto a Marassi hanno portato i loro talenti al Meazza. L’esempio dell’argentino è lampante: esploso giovanissimo nella stagione 2012/2013 con ben 10 goal, fu già acquistato dall’Inter mesi prima dell’inizio ufficiale del mercato estivo. Una mossa lungimirante, considerando ciò che è diventato Icardi per l’Inter in questi 4 anni con indosso la maglietta nerazzurra. Eder invece, che ha lasciato molto più il segno alla Samp con più stagioni e più reti, ha fatto molta più fatica per imporsi con il club più blasonato, ma in questa stagione e in queste ultime partite è uscito fuori in maniera prepotente, tanto da rischiare stasera di scendere in campo per la terza volta da titolare. Sua, tra l’altro, fu la punizione terribile che, nel marzo 2015, regalò alla Samp l’ultima vittoria casalinga contro i nerazzurri. L’anno prima, invece, fu proprio a Icardi a surclassare i blucerchiati con la classica legge del goal dell’ex; doppietta nel 4 a 0 e tante polemiche per l’esultanza sotto la curva dei suoi ex tifosi, schierati col pupillo Maxi Lopez.

A proposito di bomber, non ci si può nemmeno dimenticare di Gianpaolo Pazzini, eroe per due anni a Marassi e poi dirottato a San Siro per la gioia di Leonardo. Un impatto devastante su entrambi i lati, visto che la Sampdoria andò incontro a un’incredibile retrocessione (1 anno dopo aver conquistato il preliminare di Champions), mentre l’Inter, succube di un’incredibile crisi post Triplete di Milito, fu trascinata dal Pazzo alla rimonta fino al secondo posto in campionato e alla vittoria in Coppa Italia.

Negli ultimi anni il bilancio dell’Inter è positivo, se si considerano soprattutto gli anni difficili dopo il 2010, con 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Il poker di due anni fa non è stata però la vittoria più larga della storia nerazzurra nella città del porto e dell’acquario, visto che nel 1965 e nel 1970 sono arrivate due roboanti cinquine. Nella prima occasione andarono in rete Facchetti, Bedin, Jair e Mazzola con una doppietta, mentre cinque anni più tardi la doppietta fu del centrocampista brasiliano, con Sandrino che si accontentò di una rete e gli altri sigilli a cura di Bertini e Vanello. Il KO più duro da digerire è invece risalente al 1999, quando una tripletta di Montella e una rete dell’argentino Ortega si abbatterono su una delle Inter peggiori della storia. La speranza, nonostante il periodo di convalescenza da accertare, è che stasera non si ripresenti un’evenienza simile.

This post was last modified on 30 Ottobre 2016 - 12:14

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Published by
Bernardo Cianfrocca