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Le pagelle di Atalanta-Inter: ciao De Boer, che naufragio a Bergamo. Da rivedere praticamente tutto

Ecco le nostre pagelle dell’ennesima, pesante sconfitta per l’Inter di De Boer che crolla anche a Bergamo perdendo la terza gara di fila in campionato.

Handanovic 6: Solita sicurezza, gara difficile per il primo tempo indemoniato dell’Atalanta, salva su Toloi, Conti e Konko, nulla può sul gol di Masiello e sul rigore di Pinilla.

Nagatomo 4: Irritante, vagabonda sulla fascia e viene saltato facilmente da Dramé. Non chiude mai sulla destra e tante volte ci si interroga se l’Atalanta sia in superiorità numerica. La realtà è che il giocatore non difende e quando attacca è in perenne ritardo. Gomez lo stordisce più volte e giustamente la sua gara termina anzitempo in favore di Ansaldi.

Miranda 6: Deve giocare per sé e per Murillo, si spinge in avanti quando vede ingolfati i suoi, buone anticipazioni su Gomez ma poi finisce col naufragare insieme ai compagni di reparto contro un’Atalanta più motivata.

Murillo 5: Lo scorso anno aveva i corteggiamenti di Bayern Monaco e mezza Europa. Quest’anno ha deciso di proporre il fratello scarso in difesa. Irruento, eccessivo e poco lucido, deve ringraziare Miranda in più di un’occasione.

Santon 4: Come gettare al vento una buona gara in un unico scellerato intervento. Su Kessie fa un errore da principiante e già nell’azione del primo gol un suo intervento errato permette l’angolo per il vantaggio bergamasco. De Boer stravede per lui e questo la dice lunga sul pensiero dei due.

Joao Mario 5: A metà gara è stata fatta una telefonata a “Chi l’ha visto”. Impalpabile, sbaglia tutto e nell’unica occasione decente tira bene e la palla deviata finisce su Berisha. Altrimenti saremmo qui a osannare una partita in stile Pogba, un tiro, un gol, ma non è questo il caso. Dramé lo supera sempre e con Kessie non c’è partita, urge recuperarlo perché la sua involuzione è preoccupante.

Medel 4,5: Quando metti solo il cuore in campo può andar bene 8 volte su 10, non oggi e non con un’Atalanta che gioca con attributi maggiori. Naufraga e nulla può su Masiello, è gravissima la sua manata senza senso rifilata a Kurtic da prova tv.

Brozovic 4,5: Di Epic il giocatore non ha più niente. Resta un naso rosso per il freddo e non per il far ridere, sfida Kessie che lo irride facilmente, può incidere su punizione ma calcia male. Sembra vittima di sé stesso e del non capire de Boer. Sostituito da Kondogbia.

Kondogbia s.v: Fisicità ma poco estro, ci ha comunque abituato ad esser cosi.

Perisic 4,5: Quando nel primo tempo s’invola e mette un cross al centro per il nulla assoluto si pensa “almeno lui c’è”, invece quell’attimo e l’unico lampo del primo tempo cui ci aggiunge un quasi gol nella ripresa. Appare depresso come tutta la banda nerazzurra e con la sua esperienza significa che la situazione è grave.

Icardi 5: La sua autobiografia verrà ristampata e reintitolata, da “Sempre Avanti” a “Torno indietro”. Cade insieme a tutta l’Inter in un campo difficile ma da lui altro che gol, zero squilli, tanta disperazione, nessun acuto e ben vengano critiche da chiunque. Andrebbe aiutato in avanti ma il messaggio non viene recepito.

Eder 6: Inizialmente con la pioggia sembra Calimero, a destra soffre anche lui l’avanzata atalantina e si prende anche i rimproveri di Icardi che lo accusa di poco aiuto. Quando s’inventa il gesto atletico che vale l’ammonizione a Konko e la seguente punizione compie un capolavoro, pallone nel sette e partita salvata. Esce con i crampi ed un’ammonizione.

Candreva sv: Ingresso tardivo in un pomeriggio di maltempo. Maltempo calcistico.

De Boer 3.5: Frank, dicci che intenzioni hai e ti illumineremo la strada. Approccio iniziale alla partita è alla “de Boer”, cioè inesistente e gioioso, ma per gli avversari. La classe è molto indisciplinata, è vero, è da 0 in pagella senza attributi, senza cuore e senza idee. Ma il tecnico olandese deve spiegare il perché di Candreva in panchina per quasi tutta la partita e peggio ancora Banega che viene dimenticato. Non citiamo Gabigol perché dire a de Boer che con un attaccante di fianco a Icardi sarebbe da saputelli. La cosa più grave è il non voler vincere, perché l’atteggiamento e la fame di quest’Inter vale la zona retrocessione, altro che investimenti cinesi.

 

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redazione