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L’Inter di de Boer è un cantiere aperto: serve tempo per un nuovo progetto tecnico

L’esordio contro il Chievo dell’Inter 2016/2017 targata Frank De Boer sembra esser stato diretto da Dario Argento e non che non ci sia quasi nulla da salvare. Le scelte dell’olandese sono criticabili, e lo erano anche al momento della lettura della formazione. Si è andati incontro ad una disfatta annunciata insomma.

Non si può e non si deve cadere nell’errore di bocciare subito l’ex allenatore dell’Ajax. Per usare un altro termine scolastico, bisogna “rimandarlo”. E lo si dovrà fare anche i prossimi mesi. Perché è difficilissimo prendere in mano una squadra a 15 giorni dall’inizio del campionato, non costruita da te e soprattutto sulle gambe in termini fisici. Diventa quasi impossibile poi, se l’idea di calcio di De Boer è totalmente differente da quella di chi c’era prima, Mancini. 

Certo, speriamo di non vedere altre disfatte, che la società metta a disposizione qualche giocatore di qualità in più (e che il tecnico olandese lo schieri) ma non dobbiamo bocciare a prescindere De Boer. Inoltre, era la prima partita in Serie A, il campionato storicamente più difficile del mondo a livello tattico.

This post was last modified on 22 Agosto 2016 - 09:52

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redazione