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L’Europeo consegna un nuovo Eder, potrà essere così utile anche all’Inter?

A Milano, da gennaio a maggio, abbiamo evidentemente conosciuto un altro giocatore, il suo gemello, la sua copia sbiadita. Il dubbio era già maturato nei tifosi nerazzurri, perché non era possibile che Eder, il giocatore ammirato nei primi sei mesi della stagione alla Sampdoria, fosse quello che con la maglia dell’Inter ha segnato solo un goal, a partita quasi scaduta, a tratti abulico e poco propositivo. Certo, il dubbio sull’utilità del suo acquisto era già esistente allora e si conferma a distanza di mesi: era necessario un altro attaccante in una squadra che già contava Icardi, Jovetic, Palacio e Ljajic?

Il tempo ha detto di no, l’acquisto “di pancia” non ha avuto fame di goal, non è stata la soluzione alla sterilità offensiva, alla mancanza di lucidità e cattiveria sotto porta, escluso Icardi ovviamente. Ora però, dopo queste due settimane e oltre di Nazionale, possiamo dire di avere in rosa un giocatore utile, capace di fare le due fasi, pungente in area, veloce nel saltare l’uomo e non restio a sorbirsi chilometri di corsa. Ma nell’Inter può servire? Risposta difficile. Il futuro dei nerazzurri è un 4-2-3-1 Icardi-centrico ed Eder all’esterno fa fatica, mentre come trequartista rischia di trovare la fila, e prenotarsi con il numeretto, come dal supermercato, non è possibile.

Magari, potendo iniziare l’anno già a Milano, avrà più facilità nell’inserirsi nei meccanismi di squadra, ma con i vari Icardi, Jovetic, Palacio ed eventuali altri acquisti, trovare spazio in maniera continua non è affatto la possibilità più ovvia e facile. Col doppio impegno campionato-Europa League verranno anche i suoi momenti, ma probabilmente il suo apporto rischia di non essere così performante come in azzurro. Chissà se, con questa vetrina francese, non possa arrivare qualche ghiotta occasione di mercato per poter monetizzare con una sua cessione.

Possibilità da non scartare, così come quella di renderci conto di avere nel prossimo bagaglio offensivo una freccia molto interessante al nostro arco. Un arco che Mancini dovrà essere bravo a maneggiare con cura, estendendolo sino al limite della sua possibilità. Eder nella futura Inter può starci benissimo, tutto sta nel saperlo adoperare, gestire e inserire in una collocazione tattica ben precisa e non sempre variabile.

This post was last modified on 3 Luglio 2016 - 14:31

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Published by
Bernardo Cianfrocca