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GdS – Inter, adesso serve il vero Kondogbia: dopo un mese di lavoro il francese non è ancora al top

Sono ormai passati circa quaranta giorni da quella sfarzosa presentazione dell’albergo dove Geoffrey Kondogbia era arrivato dopo la trattativa-telenovela fra Inter e Monaco (Milan compreso). Dopo un mese di lavoro fra Riscone e Cina, Mancini e la società attendono delle risposte importanti dal francese, come riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

Anche Stankovic si è mostrato convinto delle qualità di Geoffrey: “Gli servirà tempo, deve lavorare ancora, ma io ci credo tantissimo”. Kondo ha probabilmente un fisico che necessita proprio di qualche settimana in più per assimilare i carichi di lavoro, vista la sua grande fisicità abbinata ad elasticità che in realtà lo caratterizzano dal punto di vista atletico quando è al 100%. Nelle varie amichevoli giocate e spesso perse in questo pre-campionato nerazzurro, il classe 1993 è stato spesso in difficoltà proprio per una questione di brillantezza ma Mancini ci punta forte.

Va ricordato che per il tecnico jesino, il francesino di Nemours è il sostituto di Yaya Tourè e quindi dovrà almeno nelle intenzioni calarsi nel ruolo da leader del centrocampo che avrebbe vestito l’ivoriano: mediano, interno, trequartista, grande duttilità tattica sempre con la stessa intensità ed esperienza. Certo, Kondogbia ha ancora una lunghissima carriera dinanzi a sè quindi ha necessariamente bisogno di tempo per migliorare anche perchè il passaggio dalla Ligue 1 alla Serie A non è così immediato.

Nel Monaco ha trovato la sua dimensione nel 4-2-3-1, davanti alla difesa con un partner d’esperienza come Toulalan che gli garantiva copertura e lo liberava da alcuni compiti difensivi, mentre in attacco non era vincolato a inserirsi con grande frequenza. All’Inter invece deve essere lui a dare una grande mano in fase difensiva oltre che contribuire nelle azioni d’attacco, aiutando un reparto offensivo nerazzurro che è apparso non poco in difficoltà in questo mese di lavoro.

La grande responsabilità di Kondogbia risiede già nell’etichetta di 30 milioni (più 5 di bonus) con cui il club di Thohir l’ha acquistato ma il tempo, i tifosi e Mancini sono dalla sua parte. Sta a lui ora calarsi nel ruolo di guida del centrocampo nerazzurro e prenderlo per mano alla ricerca di grandi risultati e, in questo, il calendario darà un aiuto con molte sfide sulla carta abbordabili nei primi turni della stagione.

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redazione