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18 maggio 2008 – Il sedicesimo scudetto e l’addio di Mancini

Sette anni fa, oggi, l’Inter in una piovosa giornata a Parma conquistava il suo 16esimo scudetto, il terzo di fila firmato da Roberto Mancini. Quello fu, anche, l’ultima partita del tecnico jesino sulla panchina nerazzurra prima del suo ritorno, avvenuto il 23 novembre 2014, con il derby Milan – Inter.

Quella formazione che scese in campo al Tardini non era altro che la base di quella che, due anni dopo, avrebbe vinto tutto quello che c’era da vincere. Quella squadra, oggi, non esiste più:

Julio Cesar; Maicon, Rivas, Materazzi, Maxwell; Vieira, Zanetti, Stankovic; Balotelli, Cesar; Cruz.

La partita non fu così semplice come potrebbe, erroneamente, far intendere il risultato. Il 2-0, seppur netto, maturò solo nella ripresa, quasi a metà della seconda frazione a tutti gli effetti. A deciderla il solito Zlatan Ibrahimovic: l’uomo che nel finale di quella stagione era stato fermato da dei problemi al ginocchio e aveva visto il vantaggio maturato sulla Roma nei mesi precedenti andarsi sempre più affievolendo, arrivando proprio all’ultima giornata ad un testa a testa che avrebbe potuto portare il titolo a Milano o a Roma.

Entrato al 51′, al posto di Cesar, ci mise 11 minuti a sbloccare la situazione, e altri 17 per consolidare il risultato, contro un Parma mai domo, che lottava per la salvezza ma che fu costretto alla retrocessione.

La storia la conosciamo, quello scudetto fu vinto a Parma, certo, ma decisivo fu l’anima di capitan Zanetti nello scontro diretto contro i giallorossi a San Siro, quando da fuori area fu capace di evitare una decisiva sconfitta che avrebbe cambiato le sorti di quel campionato. Sappiamo, anche, che il destino di Roberto Mancini era già segnato dal post Inter-Liverpool.

Quello che non sappiamo, però, è ciò che ci riserba il futuro. Il Mancio è tornato, ha trovato più difficoltà che soddisfazioni, ma non c’è dubbio che il suo lavoro odierno abbia l’ambizione di riportare l’Inter ai vertici della Serie A, riportare lo scudetto sul petto della casacca nerazzurra. Perché lui sa come si fa.

This post was last modified on 18 Maggio 2015 - 19:33

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redazione