CorSera – Dal mancato Luiz Gustavo alla “squadra di un altro”, ecco le cose che fanno arrabbiare Mazzarri

Nell’edizione odierna del Corriere della Sera Mario Sconcerti torna a parlare dell’ex tecnico nerazzurro Walter Mazzarri analizzando i comportamenti e le cose che lo farebbero arrabbiare dal momento in cui ha lasciato Appiano Gentile. Quello che più lo farebbe adirare sarebbe quando Mancini afferma che l’Inter non è la sua squadra. Mazzarri è ancora stipendiato dall’Inter, libero di vivere, viaggiare e studiare, ma si è visto bruciare la sua reputazione in poco tempo.

NON ERA PER L’ INTER Altra cosa per lui difficilmente digeribile è quando si afferma che non fosse adatto ai nerazzurri, quando tutto lo stadio lo fischiava, nonostante abbia avuto più risultati di Mancini fin ora. Sempre a proposito di Mancini e la squadra che allena, più volte chiamata “squadra di Mazzarri”, è necessario ricordare che Mancini ha avuto 5 nuovi acquisti importanti. E’ la questione non è fondata sulla difesa a tre o a quattro, il terzo difensore si inserisce quando c’è bisogno, è tutta questione di insegnare l’uno contro uno al difensore, gli schemi c’entrano ben poco. Mazzarri aveva chiesto Luiz Guastavo, con lui davanti alla difesa si poteva benissimo schierare solo due centrali difensivi. Lo aveva detto anche a ET, voleva 7 giocatori per lottare per il 2° o il 3° posto, senza avvicinarsi alla Juventus di Allegri, più forte a livello di società e soprattutto di mentalità. Quando il Mancio era al Man City alcuni osservatori di Mazzarri si recarono ad assistere ad un allenamento tenuto dallo jesino ma ne ricavarono ben poco. Mazzarri pensava che con allenamenti di intensità avrebbe potuto colmare i deficit qualitativi. Mazzarri si dovette poi anche accontentare di Osvaldo, “uno spacca spogliatoio” come lo definì un suo ex giocatore partenopeo.

GIOCATORI STRANIERI Un’altra critica è il fatto per il quale WM non conoscesse i giocatori provenienti dall’estero. Ma all’Inter servivano giocatori affermati, non nuove scoperte. Si vocifera che Mazzarri affermò : “il mercato dell’Inter deve farlo un imbecille”, appunto perchè non servivano giocatori sconosciuti giudicati piccoli talenti. Sarebbe “bastato” comprare Jovetic e Lamela, come aveva chiesto il toscano, che voleva un mercato semplice e lineare.

FUTURO FUORI DALL’ITALIA Mazzarri starebbe studiando l’inglese e lo spagnolo per poter andare ad allenare all’estero. Si dice che abbia avuto anche una proposta dal Giappone, rifiutata. Sarebbe convinto a tornare ad allenare in Italia solo se qualche squadra ne avesse bisogno a campionato in corso. In modo da allenare “una squadra di un altro”.

 

 

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