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Non ci aspettavamo di ritornare a fare punti proprio ieri in quel di Torino. In questo momento storico la Juventus è talmente distante, tecnicamente e mentalmente, dall’Inter che servirebbe una partita perfetta per batterli, per di più in casa loro. Non ci aspettavamo una squadra che effettivamente se la giocasse, ma almeno una che provasse a farlo, evitando le barricate e gli sguardi rassegnati, tipici delle squadre di fondo classifica, fin dal primo minuto.

L’Inter è una squadra senza senso tattico e senz’anima. In pratica non è una squadra. Eppure ancora non abbiamo ancora visto assunzioni di responsabilità, non abbiamo ancora ascoltato scuse. Ma dovrà pur essere colpa di qualcuno. Sarà colpa di uno staff dirigenziale imbarazzante? Badate bene, non parliamo solo dei soliti sospetti che si ostinano a fare figure da cioccolatai imbastendo trattative buffe (spesso neanche portate a termine) che improveriscono tecnicamente e finanziariamente la società. Ci riferiamo anche a tutti quelli addetti al marketing, al merchandising, ai rapporti commerciali e chi più ne ha più ne metta.

Possibile che per anni si sia parlato dell’abbattimento dei costi come unico mezzo di ripianamento dei debiti, senza mai impostare una valida strategia di incremento dei ricavi? Sarà colpa del bailamme presidenziale che si è trascinato per tutta la prima metà di stagione assicurando la permanenza ai dirigenti di cui sopra e l’assunzione di un allenatore molto meno adatto del suo predecessore per portare avanti il progetto che vuole (o che quantomeno dice di volere) portare avanti Thohir?

Sarà quindi proprio colpa dell’allenatore, incapace di dare un gioco ad una squadra che è mal costruita ma ha comunque delle individualità che dovrebbero permetterle di ergersi al di sopra del becerume medio della serie A e che invece vengono puntualmente sacrificate all’altare di moduli infruttuosi?

No, è colpa di un diciannovenne schierato costantemente fuori ruolo, che si è perso un movimento proprio quando gli era stato richiesto di essere il faro della manovra (?) offensiva e contemporaneamente l’ombra del miglior regista del campionato.

E’ questa la sintesi del nostro allenatore. Allenatore? Ma ci faccia il piacere.

Giovanni Cassese

(Twitter: @vannicassese)

This post was last modified on 4 Febbraio 2014 - 16:03

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redazione