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Milito: “Troppe vacanze? Chi lo pensa ci manca di rispetto. Devo trovare il ritmo partita, ma…”

A tre mesi di distanza dall’ultima presenza in maglia nerazzurra in gare ufficiali (ultima volta in Inter-Roma 0-3, il 5 ottobre 2013), nel posticipo di ieri sera contro la Lazio c’è stato finalmente il rientro in campo di Diego Milito. Un ritorno al calcio giocato accolto con un autentico boato dai tanti tifosi nerazzurri presenti all’Olimpico ma che, purtroppo, ha lasciato parecchio amaro in bocca per una sconfitta che lo stesso Principe ha definito dura: “Peccato per il risultato perché non meritavamo assolutamente di perdere. E’ stata un partita molto equilibrata che è stata decisa dalla prodezza di un campione di assoluto valore come Klose. Io avevo una gran voglia di rientrare e sono contento di essere riuscito a farlo già al primo appuntamento dell’anno. Spiace molto che non sia coinciso con un risultato positivo ma la strada per me e per la squadra è ancora molto lunga da qui a fine stagione”.

Una stagione nella quale l’Inter non ha ancora beneficiato di un calcio di rigore: “E’ qualcosa di grottesco – dichiara senza mezzi termini l’attaccante argentino –. E’ un periodo che purtroppo gli episodi non girano a nostro favore. Anche stasera in occasione del fallo di Dias su Rolando la partita sarebbe potuta cambiare. Siamo un po’ sfortunati ma dobbiamo guardare avanti e cercare di rimediare anche alle nostre sbavature e disattenzioni”.

Errori che parte della stampa ha voluto additare alle lunghe vacanze concesse ai sudamericani della rosa proprio durante la sosta: “Non esiste – replica seccato Diego – siamo un gruppo compatto, unito e molto professionale anche in questi momenti di relax e recupero psico-fisico. Queste periodo di stop è stato ordinato dal mister e noi facciamo quello che lui ritiene più opportuno per il bene della squadra, essendone il responsabile. Penso che questa osservazione sia una mancanza di rispetto per chi, come noi, ogni giorno si allena per cercare di ottenere il massimo per se stesso e, di conseguenza, per la squadra”.

Allenamenti duri per arrivare in breve tempo al top della condizione: “Non mi piace molto parlare di tempi e percentuali riguardo al mio stato di forma. Quello che posso dire è che cercherò sempre di dare il 100% per questa maglia fino alla fine della mia avventura qui. Ora mi manca un po’ di ritmo partita ma credo che con qualche presenza in più nelle gambe tutto arriverà in maniera naturale”.

Infine un commento sulla cessione del club da parte di Massimo Moratti: “La nostalgia per il presidente è una cosa del tutto normale perché è e sarà sempre una persona speciale per noi e per tutto il popolo nerazzurro. Ha dato tutta la passione e l’amore per questo club e io personalmente sono orgoglioso di essere riuscito a far parte dei suoi successi. Erick Thohir l’ho conosciuto in un paio di occasioni e mi è sembrato molto voglioso di intraprendere questa sfida. Il fatto che non sia molto spesso fisicamente a Milano non vuol dire che non sia vicino a noi, assolutamente”.

 

 

 

This post was last modified on 7 Gennaio 2014 - 18:51

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redazione