Il sorriso del Campione

Javier Zanetti primo piano sorrisoTutte le grandi squadre hanno il loro grande Campione. Quello che varca i confini della realtà e della fantasia insieme, quello che supera il tempo, quello che diventerà leggenda quando non giocherà più o che leggenda lo è già da calciatore in attività. Ogni squadra ce l’ha, ogni generazione ne ha uno che sente un po’ più suo perché lo “vive” e lo tramanderà ai posteri.

Il calcio è gioco emozionante ed emozionale, tanto sa dare e tanto può togliere sia a chi calca il terreno di gioco sia a chi vi si affaccia soltanto, direttamente allo stadio o virtualmente grazie al lungo occhio della tv. Vedere giocare la propria squadra fa piacere, veder giocare i propri Campioni dà ancora di più: ti fa vivere, insieme alle loro giocate, momenti di goduria pura. Talmente Campioni da essere apprezzati anche dai tifosi avversari, e da ricevere applausi ad ogni latitudine.

Nel corso della storia pallonara alcuni di questi campioni sono stati tramortiti da infortuni che ne hanno interrotto l’idillio sportivo. Ci sono infortuni e infortuni: alcuni da pochi giorni, altri da poche settimane, altri da mesi, altri ancora, pochi per fortuna, che pregiudicano una carriera. E’ quello che è successo, ad esempio, al “cigno di Utrecht”, all’anagrafe Marco Van Basten, che dopo aver deliziato gli occhi dei cugini rossoneri, della nazionale olandese, e di tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport ha dovuto smettere di giocare presto, nemmeno ventottenne, per via del famigerato infortunio alla caviglia. Infortunio che ha privato tutti di un grande campione, e che non ha consentito ai tifosi del Milan di poter gioire del suo ritorno.

Gioia che invece i tifosi juventini conoscono bene, dal momento che uno dei loro campioni più amati dell’era recente, uno dei pochi apprezzati anche dalle tifoserie rivali, ha subito uno di questi gravi infortuni che ne hanno davvero messo a rischio la carriera. A Udine Alex Del Piero è caduto, rompendosi il ginocchio in maniera grave; ma si è rialzato: ha faticato, ci ha impiegato parecchio per tornare sui suoi livelli, ma con il tempo è tornato a regalare gol e magie.

Di pochi giorni fa un altro rientro eccellente, quello di capitan Zanetti. Un “Tractor” che da quasi vent’anni ormai corre in tutte le zone del campo come e forse più di tanti ragazzini. Un Campione a tutto tondo che ci è dispiaciuto veder cadere, ma che siamo felicissimi di veder rialzarsi. Il suo sorriso al momento del rientro in campo nella partita vittoriosa contro il Livorno, insieme a tutti quelli che hanno accompagnato la sua incredibile e velocissima riabilitazione, è una di quelle immagini belle e pulite che sono il miglior spot per questo sport.

Al momento della sostituzione aveva lo sguardo quasi commosso del giovane che entra in campo per la prima volta, quella tensione da debutto nella grande platea. Pochi minuti dopo, Zanetti era già lì a recuperar palloni, come se niente fosse successo, come se i 40 anni fossero 20, contribuendo attivamente alla vittoria finale innescando da par suo l’azione del 2-0: recupero palla a centrocampo, un paio di dribbling e scarico a chi di dovere.

Che dire… BENTORNATO, CAPITANO!

 

Dario Ghiringhelli

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