Interventuo ai microfoni di TyC Sports per commentare il suo ritorno in campo 195 giorni dopo il brutto infortunio rimediato allo stadio “Renzo Barbera” lo scorso 28 aprile, Javier Zanetti ha raccontato le emozioni provate nel riabbracciare il suo pubblico: “Sono molto felice di essere tornato, soprattutto perchè mi sono sentito bene e la caviglia ha risposto nel migliore dei modi. E’ stato tutto molto emozionante, a cominciare dalla reazione dei tifosi. Una volta entrato in campo mi sono passate per la testa mille immagini. L’ovazione che ho ricevuto e l’affetto della gente che mi è rimasta vicina per tutto questo tempo mi hanno spinto a giocare almeno un’altra partita”.
Dopo sei mesi e mezzo di inattività, il capitano nerazzurro è sembrato tutt’altro che arrugginito e ha dimostrato già una buonissima condizione fisica: “Abbiamo lavorato duro per sei mesi. Adesso devo ritrovare la forma migliore, ma il primo passo è stato fatto e sono molto contento. Cosa succederà a fine anno? Non ci ho ancora pensato. Sicuramente la mia intenzione è di terminare questa stagione, poi deciderò cosa fare nel futuro. Adesso mi interessava tornare per dare un contributo alla squadra. Penso al presente, poi al termine del campionato vedrò quali saranno le mie condizioni. Se dovessi smettere mi piacerebbe restare nel club con un ruolo dirigenziale. L’Inter è parte della mia vita, ho trascorso metà dei miei 40 anni in nerazzurro. Sono alla diciannovesima stagione qui e il mio obiettivo è continuare a essere utile per la squadra, anche quando non potrò più farlo all’interno del terreno di gioco”.
In chiusura, Pupi svela il suo segreto: “Come faccio a trovare gli stimoli giusti anche a 40 anni? Sta tutto nella passione per questo sport. Mi sento bene durante ogni singolo allenamento e questo mi spinge ad andare avanti. Il giorno che non mi sentirò più utile in campo spero di restare comunque in questo mondo”.
Alessandro Suardelli
(Twitter: @AleSuardelli)