Milito in crescita, Icardi e Belfodil scalpitano. Ma l’Inter non può rinunciare a Ricky Alvarez

Ricky Alvarez protagonista13 gol messi a segno e uno solo subito nelle prime 4 giornate di campionato: sono questi i numeri spaventosi raccolti dall’Inter di Walter Mazzarri in questo scorcio iniziale di stagione. 10 punti conquistati su 12 disponibili – con Handanovic trafitto solo dalla rete di Vidal nel big match della 3^ giornata a San Siro contro la Juventus – catapultano nuovamente i nerazzurri ai vertici della Serie A dopo un paio di stagioni vissute tra pochi alti e troppi bassi. La forza di questa squadra sta nella solidità di uno schieramento che concede pochissimo agli avversari ma che, allo stesso tempo, permette di creare facilmente occasioni da gol.

Anche se spesso Mazzarri ha optato per una disposizione con il solo Palacio in avanti, l’Inter è riuscita comunque a mantenere una certa pericolosità dalle parti dell’area avversaria. Questo è avvenuto grazie al gioco di squadra, dove due esterni ritrovati come Nagatomo e Jonathan offrono costantemente soluzioni sulle fasce e gli interni di centrocampo tendono sempre più a buttarsi in area di rigore. Come detto anche nel post Sassuolo-Inter da Walter Mazzarri, la pericolosità della sua Inter non dipende dal numero di attaccanti schierati: “A volte, per dominare le gare e avere il possesso palla, è meglio giocare con meno attaccanti puri. Non si danno punti di riferimento e gli avversari vanno in difficoltà. Alvarez sta interpretando il ruolo di seconda punta come piace a me, giocando tra le linee. Ricky deve solo migliorare nell’ultimo passaggio, fa cose bellissime poi spesso si perde. Se migliora anche lì abbiamo fatto crescere un talento vero”.

Dopo due anni in cui il trequartista argentino ha faticato ad imporsi nel calcio italiano anche a causa di alcuni problemi fisici che lo hanno tormentato, adesso Ricky è diventato il simbolo della rinascita nerazzurra, il giocatore capace di spaccare le partite, di fornire assist al bacio per i compagni, di saltare l’uomo e, aspetto da non sottovalutare, di andare in rete.

Alvarez però non è solo questo: il numero 11 nerazzurro, galvanizzato al massimo dalle sue ottime prestazioni, si è rivelato molto utile anche in fase di non possesso. Non è un caso che, quando schierato da mezzala, renda ancor di più che alle spalle di Palacio. Proprio per questo, con il rientro di Milito e le alternative offerte da Icardi e Belfodil, Ricky potrebbe essere arretrato in mezzo al campo, nel cuore del gioco. In questo caso sarebbe El Trenza a fare da raccordo tra prima e seconda linea, ma una cosa è certa: questa Inter non può più rinunciare alla sua “Maravilla”.

Impostazioni privacy