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Mazzarri e la sua Inter: difficile vederli insieme già a Pinzolo

L’Inter inizierà ufficialmente la nuova stagione l’8 luglio: raduno e primi test atletici ad Appiano, prima della partenza per Pinzolo (in programma il 10 luglio), dove si svolgerà il ritiro estivo. Una data importante perché manda definitivamente in archivio un’annata, quella appena conclusasi, deludentissima per i colori nerazzurri e dà il via al nuovo corso targato Walter Mazzarri.

Alle due settimane in Trentino, però, mancano più di 20 giorni e, in questo periodo, il compito più importante dovrà essere svolto dalla dirigenza nerazzurra, alla ricerca degli uomini giusti da mettere a disposizione dell’allenatore di San Vincenzo; come dimostrano i quattro anni trascorsi a Napoli, infatti, il nuovo tecnico della Beneamata ha una precisa idea tattica, fatta di schemi collaudati che devono essere assimilati con un assiduo lavoro sul campo.

Ci vorrà del tempo, dunque, prima di vedere la vera Inter: un percorso di apprendimento che potrebbe accorciarsi se Branca e Ausilio dovessero riuscire a chiudere alcune operazioni, in entrata e in uscita, entro il 10 luglio. Un presupposto di difficile realizzazione perché, come succede spesso nei primi giorni di mercato, le società giocano al rialzo e restano sulla difensiva.

La dirigenza di corso Vittorio Emanuele, dopo qualche ottimo colpo a parametro zero e l’acquisto di Mauro Icardi, ha visto arenarsi molti affari a causa di richieste economiche ritenute esagerate soprattutto a dispetto di un tesoretto da investire alquanto limitato. A preoccupare i tifosi è soprattutto la necessità di arrivare a un centrocampista che possa completare la mediana, garantendo allo stesso tempo quantità e qualità.

Un’esigenza che persiste da tempo in casa nerazzurra ma che non trova ancora risposta a causa delle richieste del presidente Cellino per Nainggolan e del Corinthians per Paulinho. Per arrivare a uno dei due servirà un assegno da circa 15 milioni di euro: una cifra che rispecchia il valore dei giocatori in questione ma che non è più alla portata del portafoglio di Massimo Moratti, un tempo padrone assoluto del calciomercato e oggi attentissimo al bilancio societario.

Riuscire a completare la creatura Inter, che è già ben delineata nella testa di Mazzarri, attraverso proposte fatte di contropartite tecniche e con una parte cash assai limitata sembra al momento difficile. Per muoversi concretamente e tappare i diversi buchi presenti nello scacchiere interista bisognerà probabilmente attendere i saldi di fine agosto quando i prezzi dei giocatori, con l’incombere della chiusura del mercato, caleranno sensibilmente.

L’unico modo per accorciare i tempi sarebbe accettare l’aiuto di un investitore straniero (Thohir sembra pronto per un ultimo assalto, ndr) o vendere almeno un pezzo pregiato della rosa: due ipotesi che sono al vaglio di Moratti. A Mazzarri non resta che aspettare, con buona pace dei suoi schemi da provare e riprovare.

Naturalmente, salvo colpi di scena, come il “caso Kovacic” insegna…

 

This post was last modified on 18 Giugno 2013 - 19:35

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redazione