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Zanetti: “Voglio stare vicino alla squadra e tornare protagonista con l’Inter. Su Leo e Strama…”

Prima di lasciare il Policlinico “San Matteo” di Pavia, a due giorni dall’operazione al tendine d’Achille, Javier Zanetti ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa.

Sto bene, ormai l’intervento è passato e manca meno di prima alla mia guarigione. Devo ringraziare il dottor Benazzo, il dottor Combi, tutto lo staff medico del Policlinico di Pavia che mi hanno trattato benissimo e mi hanno fatto sentire molto bene. Adesso è già la fase della riabilitazione. Ho ricevuto tante dimostrazioni d’affetto nei miei confronti, non soltanto dal mondo del calcio, ma da tutto il mondo sportivo. Mi ha fatto un enorme piacere, anche quando sono entrato in sala operatoria sentivo i tifosi fuori che mi incitavano e avevano uno striscione per me”.

Come spiegato subito dopo l’intervento dal dottor Benazzo ci vorranno sei mesi per completare il recupero dall’infortunio: “La cosa più importante è stare bene e guarire bene poi vedremo quando sarà e quanto ci metterò a tornare in campo. Scrivania? Il mio pensiero è stare con i miei compagni, adesso sarò un tifoso in più. Farò di tutto per tornare in campo, è il primo infortunio grave della mia carriera, mi arriva in questo momento, ma ho la forza per guardare avanti e la voglia di tornare a giocare”.

“Mancano poche partite e le difficoltà sono tante, mi dispiace non essere dentro il campo per dare una mano, ma sarò con i miei compagni per qualsiasi cosa. Finale di stagione complicato per noi argentini? Non solo per noi argentini, ma per tutta l’Inter. Una stagione così sfortunata sinceramente non la ricordo, ma ne prendiamo atto e guardiamo avanti con grande fiducia cercando di cambiare questa tendenza. L’Inter deve ripartire per tornare protagonista, per tornare in alto e per quanto lo conosco, il Presidente Moratti farà di tutto perchè sia così. Ci sono tanti giovani, tanti giocatori che hanno dimostrato che possono dare una mano e bisogna ripartire da loro”.

Alla possibilità di affiancare Andrea Stramaccioni in panchina durante il periodo nel quale il Capitano non potrà essere in campo: “No, non abbiamo parlato di quello, ma del mio recupero. Poi sarò comunque vicino alla mia squadra. Se continueremo con Stramaccioni? Non sono io a decidere, credo che il mister affronterà questo finale di campionato nel migliore dei modi con i giocatori che ha a disposizione, che purtroppo sono pochi e con calma credo che il Presidente Moratti, se ha parlato con lui, ha parlato tante volte di quello che sarà il futuro. Una presa di distanza nei confronti di Stramaccioni quando ho detto che la decisione spetta al Presidente? Io ho molto rispetto per il mister, soprattutto ho molto rispetto per la mia Società, questi sono argomenti che in questo momento non riguardano me. Io posso dire che al mister siamo stati vicini dal primo giorno in cui è arrivato in prima squadra e gli saremo vicini sempre.

Anche Leonardo ha fatto visita a Javier Zanetti: “Mi ha fatto un enorme piacere rivedere Leo dopo tanto tempo. Stiamo parlando di un grandissmo uomo, di una grande persona, molto intelligente, che credo che farebbe bene in qualunque squadra. Con Leo c’è soprattutto una grande amicizia, lui è stato il mio allenatore e l’amicizia è rimasta. Abbiamo parlato tanto e come ho detto prima stiamo parlando di un uomo molto intelligente, con un cuore enorme e mi ha fatto piacere rivederlo. Se lo rivededrò presto? Mi auguro di sì”.

Sugli obiettivi della squadra: “Speriamo di andare in Europa League. Se non fosse così, mi auguro di fare parte di una squadra altamente competitiva per tornare a lottare perchè vincere non è mai facile”.

Sulla riabilitazione: “Adesso dovrò stare tre settimane senza appoggiare il piede, poi altre tre con un tutuore, iniziare a camminare piano piano e da lì ripartire con il lavoro di riabilitazione. Starò tanto tempo qui, poi andrò in Argentina e quando la squadra sarà pronta per il ritiro anche io sarò li a fare il mio lavoro. Quando il ritorno in Pinetina? Magari faccio un salto adesso o sabato, ma presto perchè ho voglia di rivedere i miei compagni”.

L’affetto dei tifosi mi ha colpito tantissimo – continua Javier – perchè non è arrivato solo da quelli nerazzurri. Durante la mia carriera ho sempre cercato di essere rispettoso con tutti e adesso questa dimostrazione d’affetto è una testimonianza. Voglio tornare perchè sento di avere la forza, credo che da ogni cosa negativa bisogna prendere qualcosa di positivo. Io ho sempre cercato di ripartire subito e sarà così anche adesso. Messaggi dal Vaticano? Si, mi sono arrivati”.

La visita al Policlinico è stata anche quella da parte di Antonio Cassano, già dal corridoio ho capito che era arrivato, ha iniziato a urlare ma mi ha fatto molto piacere vederlo (ndr, sorride) e dei suoi figli: “Sono venuti ieri a trovarmi e hanno ribaltato l’ospedale. In questo periodo mi dedicherò più a loro e loro mi daranno la forza per tornare il prima possibile”.

 

Fonte: inter.it

This post was last modified on 4 Maggio 2013 - 16:24

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redazione