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Strama: “Temo la stanchezza post-Tottenham. Mi sono sempre sentito in discussione perchè…”

Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà la Sampdoria allo stadio “Luigi Ferraris” nella gara valida per la 29^giornata di Serie A.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Qual è la condizione atletica della squadra?

“Questo è sicuramente l’aspetto che mi preoccupa di più in vista della partita di domani. Lo dico onestamente. Quella con la Sampdoria è la quinta partita nel giro di due settimane per noi molto intense, in cui abbiamo onorato con lo stesso blocco di giocatori campionato ed Europa League. Abbiamo guadagnato qualche ora con il posticipo, ma i 120 minuti di giovedì sono stati molto pesanti. Abbiamo gestito questi due giorni di allenamenti solo in funzione del recupero delle energie”.

Ripetto a giovedì mattina, quanto sei più sereno, considerando anche l’ennesimo attestato di stima del Presidente?

“Onestamente il Presidente mi ha dato sempre sostegno e fiducia. Senza voler sminuire questo aspetto, il segnale più importante l’hanno dato i calciatori. Dopo la partita col Tottenham ho fatto più volte i complimenti ai ragazzi perchè abbiamo fatto passi avanti importanti sotto diversi aspetti. La partita di domani inevitabilmente sarà difficile, anche perchè giocatori come Schelotto e Stankovic non sono disponibili e Kuzmanovic non è al meglio. Quindi saremo costretti ad utilizzare più o meno gli stessi uomini di giovedì”.

Ogni giorno escono indiscrezioni su giocatori seguiti dall’Inter. State già gettando le basi per la squadra del futuro targata Stramaccioni?

“Avevo detto durante il mercato di gennaio che stavamo seguendo alcuni giocatori per la seconda parte di stagione, ma che il pensiero della società era rivolto anche verso obiettivi importanti per giugno. Adesso però conta il presente: manca ancora un mini-ciclo di dieci partite e senza Europa League potremo avere più continuità nel proporre la formazione che ho in mente. Dobbiamo pensare a finire bene la stagione”.

Come sta Cassano? Quanto sente la partita di domani?

“Gli attaccanti hanno fatto un gran lavoro giovedì e hanno avuto un dispendio di energie elevato. Non mi permetto di giudicare le emozioni di Antonio, inevitabilmente sarà una partita diversa dalle altre per lui. A Genova ha scritto pagine importanti ed è molto amato”.

Torna Samuel. Quanto è importante il suo recupero?

“E’ fondamentale sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista della leadership. E’ uno dei pilastri del nostro spogliatoio, quindi sarà sicuramente un’arma in più per il finale di stagione”.

Mazzarri ha detto polemicamente che con un altro allenatore il Napoli avrebbe dieci punti in più. Ti senti di poter dire la stessa cosa per l’Inter?

“No dai, dieci punti sono troppi (sorride, ndr). Non so perchè Mazzarri abbia detto quelle cose. Io ci tengo a precisare che mi sono sempre sentito in discussione, perchè per come sono fatto mi sento in discussione ogni partita, e sarebbe così anche se dovessi vincerle tutte da qui a fine stagione. So di rappresentare un’eccezione per il calcio italiano, essendo arrivato sulla panchina dell’Inter con un percorso atipico. Se già è normale avere pressioni da allenatore dell’Inter, nella mia condizione tutto si accentua. Dentro di me l’unica cosa che posso fare è dare il 101% in ogni allenamento e partita. Credo di poter dire che questa squadra, nel momento in cui ha avuto meno problemi ha dimostrato di poter raggiungere livelli importanti. Poi abbiamo alternato alti e bassi, ma non ho mai pensato per un attimo che i miei giocatori avessero mollato. Da qui alla fine dobbiamo solo continuare a lavorare. Poi se il Presidente mi manda via stasera o mi lascia qui fino al 2015, io so di aver dato il massimo ed è questo l’importante”.

La grande partita contro il Tottenham ha rafforzato l’immagine della squadra?

“I nostri avversari sanno che quando ci affrontano vanno incontro a una partita difficile. Poi capita di incontrare squadre che stanno meglio e squadre che stanno peggio. Questo discorso vale anche per noi. Il Bologna ha affrontato un’Inter che non era al top. La partita di giovedì ci dà più forze e ci permette di avere un approccio psicologico diverso”.

Dando per scontato l’utilizzo della difesa a quattro, l’Inter nelle ultime partite ha proposto soluzioni diverse a centrocampo e in attacco, dal 4-3-3 al 4-2-3-1, passando per il 4-3-1-2. In questo senso Guarin ha fatto l’interno destro in una mediana a tre oppure ha giocato sulla trequarti a supporto di una o due punte. In futuro, però, potremmo vederlo anche in una posizione diversa?

“Penso che Fredy possa fare anche il mediano, ma chiedergli un’interpretazione difensiva vorrebbe dire ridurre le sue potenzialità. Le sue caratteristiche vanno sfruttate qualche metro più avanti, da interno con propensioni offensive o da centrocampista a supporto degli attaccanti. Lo hanno definito ‘trequartista’ ma lui è sempre partito dalla parte destra del campo per cercare di sfruttare la sua forza e le sue spiccate doti offensive. Contro il Tottenham ha subito i raddoppi costanti, ma la sua prestazione è stata comunque soddisfacente. Lui rappresenta il nostro ago della bilancia per quanto riguarda il raccordo tra centrocampo e attacco”.

La partita di giovedì può essere considerata la partita della svolta per Kovacic?

“Ho grande fiducia in Mateo, l’ho fortemente voluto perchè sarà il perno del centrocampo del futuro. Ovviamente va gestito, perchè ha solo 18 anni, ma le sue doti sono sotto gli occhi di tutti. Giovedì ha toccato qualcosa come 70-75 palloni sbagliandone solo 5-6, rischiando anche giocate difficili. E’ una certezza per il nostro futuro”.

Domani affronterete Icardi. Lo temi?

“E’ un grande giocatore, un centravanti moderno che abbina forza fisica e qualità tecniche. In più ha un grande fiuto del gol, caratteristica rara in calciatori così giovani. Lui come Eder, Sansone e Maxi Lopez hanno le caratteristiche per mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Non dimentichiamoci che la Sampdoria, tolto il passo falso di Cagliari, veniva da 6 risultati utili consecutivi – 4 vittorie e 2 pareggi -. E’ una squadra che soprattutto in casa è molto temibile”.

Ti piacerebbe averlo all’Inter?

“Le sue qualità sono innegabili, ma alla vigilia di una partita così importante non è giusto parlare del suo futuro”.

Un altro osservato speciale sarà Andrea Poli. C’è rammarico per averlo perso?

“Andrea è un giocatore che stimo, rientrava nei miei piani tecnici e sono contento per lui che stia facendo bene. Esistono però anche le trattative e la realtà è che è rimasto alla Sampdoria”.

Credi che a livello psicologico possa essere una giornata importante per il campionato?

“In questo momento l’Inter deve pensare solo a se stessa. Tante volte abbiamo guardato i risultati delle altre senza riuscire a fare punti, non ultima la partita contro il Bologna. Credo che qualsiasi risultato si verifichi domani, non sarà decisivo per nessuno. E’ naturale che, delle dieci partite che mancano, quella di domani sarà la più delicata perchè sappiamo cosa voglia dire giocare dopo l’Europa League. Cominciamo a fare punti contro la Samp, solo dopo guarderemo la classifica”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

 

This post was last modified on 29 Marzo 2013 - 12:11

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redazione