ESCLUSIVO – L.Suarez: “Le colpe devono essere suddivise tra tutti. L’Inter ha bisogno di…”

Luis SuarezIn un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di SpazioInter, Luis Suarez, bandiera della Grande Inter, ha parlato del momento che sta attraversando la squadra. Ecco le sue parole…

Solo dodici punti in tutto il girone di ritorno. Cosa si è rotto in questa Inter?

“E’ mancata la continuità nei risultati. Fisicamente la squadra non è a posto e lo si è visto dai continui infortuni. La mancanza di risultati ha fatto perdere anche la sicurezza psicologica. In campo la squadra è molle, poco aggressiva. L’Inter non è stata strutturata per il bel gioco. Dovrebbero cercare di aiutarsi l’uno con l’altro, fare un gioco di squadra, invece ognuno va per conto suo. Si preferisce sempre la giocata del singolo che però, se non si hanno i fuoriclasse in campo, non sempre riesce. Bisogna giocare di squadra, compatti”.

Il terzo posto è ancora possibile?

“Onestamente dopo ieri sera è difficile. Si dovrebbe fare una serie di vittorie, però ormai le squadre davanti sono tante e corrono parecchio. È vero, qualcuna si è fermata, ma il Milan ha allungato, il Napoli nonostante il periodo resta comunque davanti e ora c’è pure la Fiorentina. La distanza inizia a essere importante e le partite che rimangono sono poche”.

Giovedì ci sarà il ritorno dell’Europa League, crede in una possibile rimonta?

“Nel calcio prima di dare giudizi affrettati bisogna sempre aspettare che le partite vengano giocate. Onestamente però rimontare almeno 3 gol per quest’Inter mi sembra impossibile, vedremo…” 

Il progetto Inter iniziato un anno fa è tutto da rifare, bisognerebbe iniziare con un nuovo percorso che comprende il cambio della guida tecnica? 

“Cambiare l’allenatore adesso secondo me non avrebbe senso. Bisogna aspettare la fine della stagione e in base ai risultati la società prenderà le decisioni più opportune. Sicuramente c’è bisogno di un ricambio generazionale, questo sì”.

Chi ha più colpe per questa situazione: giocatori, allenatore o dirigenza?

“Le colpe devono essere suddivise tra tutti. Sicuramente chi è dentro l’ambiente saprà a chi se ne possono attribuire di più. È giusto sottolineare però che gli acquisti degli ultimi due anni non sono stati indovinati e questo è sotto gli occhi di tutti”.

Nel caso l’obiettivo della Champions League non venga centrato, non è meglio che la squadra per la prossima stagione si concentri unicamente sul campionata lasciando da parte l’Europa League?

“L’Europa League comporta sicuramente un dispendio importante di energie. Le trasferte sono molto spesso lontane e soprattutto, giocando il giovedì, si ha poco tempo per recuperare. Per affrontare entrambe le competizioni, campionato ed Europa League, servirebbe una rosa molto più ampia. Evitare di giocarla significherebbe preparare per tutta la settimana solo la gara di campionato, però bisogna tener conto anche dell’aspetto economico. Partecipare a una competizione europea, anche se quella minore, significa aver ricavi economici”.­­­

 

Lorenzo Candotti 

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