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Il derby di Balotelli? Macchè! Strama aveva ragione…

Doveva essere il derby di SuperMario Balotelli, un altro ex interista passato sulla sponda opposta di Milano, già pronto a segnare ed esultare sotto la curva Nord come fecero ai tempi Ronaldo e Ibrahimovic: così non è stato perchè Balotelli, ancora una volta, ha dimostrato di avere dei limiti caratteriali spaventosi.

Stephan El Shaarawy classe ’92, Juan Jesus classe ’91, Andrea Ranocchia (malconcio) classe ’88 e Mattia De Sciglio classe ’92, seppur giovani come il “presunto” assoluto protagonista di questo derby numero 210, gli hanno dato una lezione di comportamento, maturità e lucidità nell’arco dei novanta minuti che il talento bresciano faticherà terribilmente ad acquisire in carriera se continuerà con questi atteggiamenti da bambino viziato.

La curva Nord e il pubblico di fede interista in generale, tutto sommato, si sono comportati con indifferenza nei confronti di Balotelli soprattutto nel primo tempo, nel quale l’ex City ha avuto almeno tre occasioni per infilare la porta nerazzurra: nella prima è stato molto bravo Samir Handanovic ma nelle altre due occasioni la troppa fretta di far gol gli ha giocato un brutto scherzo e ciò l’ha fatto innervosire oltremodo.

Diametralmente opposta la situazione di El Shaarawy, ad esempio, che sta vivendo all’ombra di Balotelli, ma resta pur sempre il capocannoniere del Milan e ha una personalità e una correttezza in campo da veterano.

Nel secondo tempo, complici due colpi di tacco irrisori e inutili a centrocampo e un paio di interventi rudi, Balotelli ha litigato prima con Cambiasso, è stato redarguito da Zanetti per il suo atteggiamento verso il pubblico, è andato a muso duro nei confronti di Gargano e Juan Jesus come se ci si trovasse nel Far West ed ha rifilato un calcetto (lasciamo a voi decidere se volontario o meno) ad Handanovic che l’aveva nettamente anticipato in uscita bassa.

Nelle due settimane che hanno preceduto la stracittadina si è parlato del derby di Balotelli, ma Andrea Stramaccioni si era prodigato più e più volte di ribadire che non sarebbe stato così; il tecnico romano questa volta ha avuto ragione…forse perchè sapeva che Mario avrebbe sofferto questo appuntamento?

Questo derby della Madonnina, non entusiasmante come altri scontri del passato, andrà in archivio come il derby dello stoico Andrea Ranocchia, del letale Stephan El Shaarawy, del granitico Juan Jesus e del fenomenale Samir Handanovic.

Ancora una volta SuperMario Balotelli non è riuscito a fare quel salto di qualità a livello mentale e comportamentale all’interno del rettangolo di gioco e la sua continua presunzione verso tutte, o quasi, le tifoserie d’Italia e soprattutto verso colleghi più anziani di lui (vedi Cambiasso e capitan Zanetti) portano a dire che potrebbe non esserci mai un “derby di Balotelli” e forse neanche una carriera così sfavillante come ci vogliono far credere tutti. 

This post was last modified on 27 Febbraio 2013 - 15:04

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redazione