Che cosa rappresenta per te la maglia dell’Inter? Perchè hai scelto il numero 17?
“Sono molto felice di essere qui. Voglio ringraziare il Presidente, Marco Branca e il mio procuratore. Ringrazio anche la squadra che mi ha accolto molto bene. Per me è un sogno indossare la maglia dell’Inter. Ho scelto il numero 17 ma non c’è un motivo particolare. Non conta molto per me”.
Che Serie A ritrovi dopo tre anni e mezzo? Nel 2009 è stata la Fiorentina a cederti o hai scelto tu di andare in Bundesliga?
“Quella di giocare per lo Stoccarda è stata una mia decisione. Essendo nato in Svizzare, volevo provare anche un’esperienza in Germania. Ho fatto tre anni e mezzo importanti, ma ho deciso di tornare in Italia perchè mi piace la Serie A. L’Inter mi ha dato la possibilità di tornare e non mi sono lasciato scappare questa occasione. Il campionato italiano è diverso dalla Bundesliga: qui c’è molta più tattica e tecnica, mentre là contano di più la corsa e il fisico”.
Saresti comunque arrivato all’Inter a fine stagione?
“Si è parlato molto della possibilità di venire qui alla fine del campionato, ma in due giorni è cambiato tutto. Sono molto contento di essere arrivato subito”.
Hai giocato spesso come mezzala, ti vedi adatto anche in un centrocampo con due soli centrali?
“Conosco tutti e due i ruoli perchè allo Stoccarda mi è capitato di giocare anche davanti alla difesa e non solo come mezz’ala. Il mister mi ha già detto cosa vuole da me e cercherò di esaudire le sue richieste”.
Quello di San Siro è un pubblico molto esigente. Ti preoccupa la cosa?
“No, non ho mai paura. Giocare a San Siro è un sogno. E’ uno stadio in cui hanno giocato grandi campioni e voglio dimostrare subito ai nostri tifosi che posso far bene. Anche a Firenze e a Stoccarda il pubblico è molto esigente. Spero di fare bene già dalla prima partita”.
Ti senti di poter dare al centrocampo dell’Inter la qualità che è mancata finora, adattandoti magari a ruoli diversi?
“Come ho già detto a Stoccarda mi è capitato spesso di giocare davanti alla difesa. Penso di poter fare bene, sono pronto a tutto. Voglio dare il massimo e aiutare la squadra”.
In cosa ti senti migliorato dopo l’esperienza in Bundesliga?
“Ho imparato a sfruttare meglio il fisico. A Firenze correvo meno ed ero più magro. Sono maturato tanto, non solo dal punto di vista fisico”.
C’è un giocatore in particolare a cui vi siete ispirati nella vostra carriera?
“Fin da piccolo sognavo di giocare con Stankovic. Adesso il sogno è diventato realtà. Per me lui è un fenomeno, è stato capitano della Serbia e ha vinto tutto con l’Inter. Spero di fare la sua stessa carriera e sarei molto contento se dovesse succedere”.
This post was last modified on 3 Febbraio 2013 - 05:47