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“NextGen Stories”: le emozioni della finale raccontate da capitan Romanò

 

Ospite di “NextGen Stories”, programma condotto da Alessandro Villa su Inter Channel e ideato per ripercorrere le tappe della fantastica cavalcata della Primavera nerazzurra nella Next Generation SeriesAndrea Romanò ha avuto l’onore di raccontare, in qualità di capitano, le emozioni della finale vinta ai rigori contro l’Ajax: “E’ stata un’emozione fantastica – spiega il centrocampista comasco – sarà difficile dimenticare una vittoria del genere. E’ un successo che può risultare fondamentale per il nostro futuro. Ho rivisto la partita due-tre volte ma continuano a venirmi i brividi. Penso sia stato divertente anche per chi l’ha vista da casa.

Per alzare la coppa l’Inter ha dovuto superare alcune tra le formazioni giovanili più forti d’Europa: Quelle con Sporting Lisbona e Ajax sono state le partite più difficili – ammette Andrea –. Forse proprio il match contro i portoghesi, giocato a Lisbona contro una squadra che non aveva mai perso, ci ha dato la consapevolezza di poter andare lontano. Abbiamo preparato ogni partita alla perfezione, con video e schede sugli avversari. Anche la sera prima della finale abbiamo passato due ore a studiare l’Ajax. Il mister (Stramaccioni, ndr) è un mago nel prepare ogni singola partita nei dettagli.

Proprio per questo, il capitano nerazzurro non si è stupito quando Moratti ha deciso di assegnare la panchina della prima squadra al giovane tecnico romano: “Tutto quello che ha fatto Stramaccioni, l’ha fatto in maniera eccezionale. Sapevamo che avrebbe fatto strada e penso che si sia meritato la ‘promozione’ nell’Inter dei grandi.

Tornando al match vinto contro gli olandesi, il centrocampista nerazzurro spiega come il fatto di tornare nello stesso stadio (il Brisbane Road, ndr) in cui l’Inter aveva perso 7-1 all’esordio contro il Tottenham abbia rappresentato uno stimolo in più per tutti i suoi compagni: Il rischio era quello di essere un po’ bloccati mentalmente perchè quella sconfitta è stata come una pugnalata. Ma noi siamo rimasti uniti e abbiamo fatto in modo che quel 7-1 ci desse una carica in più per prenderci la rivincita”.

Una carica che, se possibile, è aumentata dopo l’espulsione di Ibrahima Mbaye: “Giocare in dieci per quasi un’ora contro una squadra come l’Ajax può far capire l’unione, la personalità e il carattere che il mister e il suo staff ci hanno dato. Probabilmente avremmo vinto anche in sette.

 

Alessandro Suardelli

 

 

This post was last modified on 18 Ottobre 2013 - 13:14

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redazione