Perchè non puntare su Götze?

Mario Götze all’Inter? Sarebbe un grandissimo colpo. E non sono le solite parole buttate lì per riempire le pagine di un giornale, ma sono basate su cognizione di causa e commisurate alle qualità del giovane talento teutonico.

Classe ’92 e alto 176 centimetri, è un prodotto del vivaio del Borussia Dortmund. In Vestfalia ha vinto nel 2009 un campionato under 18 e lo scorso anno ha trionfato laureandosi campione di Germania con la prima squadra. In 50 partite giocate in due anni e mezzo di Bundesliga ha siglato 12 reti, e, contando che quest’anno ne ha realizzate 6 in 14 match, si può comprendere quali sono i margini di miglioramento di questo baby fenomeno.

Centrocampista offensivo dotato di immensa tecnica, possiede una grande personalità che gli permette di giocare contro avversari esperti senza minimamente risentirne. Il gol realizzato all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco è la chiara dimostrazione di quella sfrontatezza necessaria a raggiungere le mete più importanti.

Attualmente primo a 29 punti, assieme al Borussia Mönchengladbach dell’altro campioncino Marco Reus, Götze sta trascinando i suoi compagni ad una marcia trionfale che ricorda quella dello scorso anno. Purtroppo, la mancanza di esperienza di Kagawa e compagni si è fatta sentire in Champions League, dove Arsenal, Marsiglia e Olympiacos hanno attualmente relegato gli uomini di Jürgen Klopp all’ultimo posto del Girone F, a 4 punti.

Come al solito Wenger ha puntato gli occhi sul centrocampista, ma i 30 milioni di euro richiesti da Reinhard Rauball sono un duro ostacolo per il tecnico francese, che quest’estate si è visto privato dell’apporto di due assi come Fabregas e Nasri. Toccherà a Branca e Ausilio scegliere se puntare questa cifra su un ragazzo di 19 anni oppure cercare di spendere questi milioni per rinforzare la squadra con elementi più collaudati a disputare un campionato complicato come la Serie A. Una cosa è certa, il ragazzo ha stoffa e nei prossimi anni, insieme a Reus, sarà la colonna portante della fortissima nazionale di Joachim Löw.

Francesco Carini

 

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