“L’Inter è più forte di prima”, garantisce il capitano

Ormai fa parte della storia nerazzurra. Capitan Zanetti, che si appresta ad affrontare la sua diciassettesima stagione con la maglia dell’Inter, in un’intervista rilasciata alla “Gazzetta dello sport” ha fatto il punto della situazione in casa dei campioni del mondo in carica. “El Tractor” ha toccato diversi argomenti, dai nuovi acquisti ai favoriti per la stagione che sta per iniziare, fino ad arrivare alla partenza di Samuel Eto’o.

Mauro (Zarate, ndr) è immarcabile – ha raccontato l’argentino – salta l’uomo e crea superiorità numerica. Conosce il nostro calcio e sa che questa è per lui è un’occasione unica. Alvarez ha un grande futuro. Deve solo superare un po’ di timidezza, data anche dal fatto che, così giovane, ha cambiato vita, paese, lingua e soprattutto metodi di lavoro. Jonathan è il tipico terzino di spinta brasiliano. Ma è tosto anche in copertura. Poli mi aveva fatto un’impressione pazzesca nell’1-1 del 30 agosto 2008, la prima di campionato con Mourinho. E’ uno degli italiani più promettenti. Castaignos è una sorpresa. Ha i movimenti del vero attaccante. E tra i nuovi ci metterei anche Coutinho. Un anno con noi e la vittoria nel Mondiale Under 20 lo hanno cambiato. Forlan è un attaccante fortissimo, che calcia allo stesso modo di destro e di sinistro. E può fare la differenza sui calci piazzati. Non averlo in Champions peserà”.

“In questi anni abbiamo vinto tantissimo e continuiamo a essere un gruppo che può centrare tutti i traguardi – ha detto Zanetti – Che non siamo favoriti non lo pensiamo certo noi. Sappiamo quanto valiamo. Basta non essere perseguitati dagli infortuni. Lasciamo che il Milan sia favorito. Normale che con Gasperini serva un po’ di tempo”.

“Premesso che tutti riconosciamo l’importanza che ha avuto Eto’o per questa squadra, nessuno vince da solo – ha detto Zanetti – Siamo più forti di prima. Durante l’estate sono arrivati giocatori fortissimi e qualcuno si dimentica che di fatto l’anno scorso non abbiamo avuto due colonne come Milito e Samuel.

E poi, vecchio Capitano, c’è lo Zio Bergomi da raggiungere per diventare il giocatore con più presenze con la maglia dell’Inter.

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