Geoffrey Kondogbia da Parigi, alla presentazione del suo nuovo sito internet, fa il punto dopo la sconfitta contro la Sampdoria e sulle continue voci di Pioli lontano da Milano nella prossima stagione.
INTERVISTA KONDOGBIA, LE PAROLE DEL FRANCESE
La Gazzetta dello Sport riporta le parole del mediano francese, subentrato a Gagliardini nel secondo tempo contro la Sampdoria, i 45 minuti che hanno visto il naufragio dei sogni nerazzurri.
“Siamo un grande club – spiega il 24enne centrocampista –, ma per ora non ci troviamo dove dovremmo. Il capitolo Champions però non è chiuso. Finché la matematica ce lo permette, io ci credo. Dobbiamo vincere tutto quello che resta. Derby con il Milan compreso. Sarà dura, ma dobbiamo provarci, con l’aiuto dei tifosi. Quest’anno abbiamo avuto altri momenti difficili, ma con Pioli siamo stati capaci di reagire, di diventare una squadra ed esprimere buon gioco. Abbiamo tutto per farcela“.
Prosegue Kondogbia: “Non è da tutti giocare nell’Inter. Spetta a noi giocatori dimostrare di meritare questa maglia, lavorando duro ogni giorno. E’ un dovere. Abbiamo il privilegio di appartenere a uno dei più grandi club al mondo”.
INTERVISTA KONDOGBIA, LE PAROLE SU PIOLI
Su Pioli il mediano francese esprime ammirazione: “E’ da un anno e mezzo che sto all’Inter e ormai comincio a capire come vanno certe cose. Basta perdere una partita e saltano fuori nuovi nomi sia per la panchina sia per la squadra. E anche quando vinci, è lo stesso. Fa parte del gioco. Ora invece dobbiamo solo pensare a lavorare sodo.
Pioli ci ha ridato fiducia, a me in particolare. Siamo migliorati sul piano tattico e io mi sento migliore perché ho acquisito più esperienza, all’Inter sto bene, la mia famiglia lo stesso e non vedo perché dovrei andarmene. Magari i tifosi si aspettavano da me qualcosa in più, visto il prezzo pagato per avermi, ma considero il mio bilancio in linea con quello della squadra. Sta a me ora dimostrare le mie qualità.”
Un futuro in cui Kondogbia avrebbe un sogno: “Giocare con Verratti, non si potrebbe di certo rifiutare uno dei più forti centrocampisti al mondo“.