I tre migliori del 2017: i soliti noti, Icardi e Handanovic, e la sorpresa Skriniar


L’anno sta per volgere al termine, ed è tempo di eleggere i tre migliori nerazzurri dell’Inter 2017. Sarà la monotonia, ma i nomi sono sempre gli stessi. Ma con una piacevole, stupenda sorpresa.

1) MAURO ICARDI

Al primo posto, non potrebbe esserci nessun altro se non Mauro Icardi. L’attaccante che, incredibilmente, riesce anche a dividere la tifoseria. Non aiuta, non sale, non va a cercarsi la palla, è fermo, è immobile, e tutto quello che i detrattori vogliono. Accuse ridicole: senza di lui l’Inter non sarebbe la stessa. 10 gol nel girone di ritorno della stagione 2016/2017, a cui vanno sommati i 17 gol in 17 partite nella Serie A 2017/2018, per un totale di 27 gol da gennaio ad oggi. Il signor Mauro Icardi è, a 25 anni ancora da compiere, è a quota 98 gol nel nostro massimo campionato. Christian Vieri, considerato uno dei migliori, se non il migliore, numero 9 degli ultimi 20 anni di Inter, a quota 100 ci è arrivato nel 2002/2003. A 29 anni.

Il 2017 lo ha legato indissolubilmente al derby: si è sbloccato il 15 aprile, ma Zapata ha reso inutile il suo gol. E’ stato capace di battere la sfortuna, riprendendosi tutto con gli interessi: tripletta e 3-2 al Milan. E siamo ancora in attesa di quello che potrà fare, sperando possa riportare l’Inter in Champions. Al momento, è ad un gol esatto a partita. Gli obiettivi di squadra? Il quarto posto, obiettivo minimo chiesto a lui e a Spalletti. Quello individuale: i 100 gol con la maglia dell’Inter, il titolo di capocannoniere (come nel 2014/2015) e, per chi vuole esagerare, il record di reti in una sola stagione in Serie A. Appartiene ad Higuain. La quota? 36.

2) SAMIR HANDANOVIC

L’altra certezza è lui: Samir Handanovic. Il portiere nerazzurro è l’ultimo baluardo della difesa di Spalletti. E, diciamolo, senza di lui e di Icardi, l’Inter potrebbe davvero non essere più l’unica squadra a non essere mai stata in B. Spesso decisivo, miracoloso negli interventi, ha un po’ macchiato la sua fama di pararigori, ma se molte partite l’Inter le ha vinte lo deve anche a lui. In 37 partite di campionato nell’anno solare 2017, sono arrivati ben 12 clean sheets (partite senza subire gol), di cui 8 su 17 in questo 2017/2018.

Ormai, inoltre, lo sloveno ha anche superato lo scoglio della colpevolezza in alcuni gol subiti. Come, per esempio, con l’Udinese, l’ex di turno è stato incolpevole sulle tre reti friulane, come spesso capitato in questo anno solare. Un passo in avanti rispetto alle papere del passato (Kalinic, Morata sono solo due esempi). Il portierone ha regalato anche un altro miracolo: il sorriso alla cena di Natale. Chissà che il 2018 non lo ripaghi con la sua prima presenza in Champions League con la maglia nerazzurra.

3) MILAN SKRINIAR

Alzi la mano chi lo avrebbe inserito nella Top 3 a luglio. Lo slovacco, comprato a suon di (non troppi) milioni e circondato dallo scetticismo generale, ha convinto tutti e zittito le critiche dei tifosi avversari, ma non solo. Un muro capace di annullare attaccanti di ogni tipo, lasciando Handanovic protetto contro Napoli e Juventus, ad esempio. L’unica sbavatura, finora, è arrivata con il Pordenone: qualche incertezza, e comunque la rete non è stata subita. Ha rischiato contro l’Udinese con il liscio che stava per favorire Lasagna, ma i portieri esistono apposta.

Ma, guardando a questo inizio, leggiamo di 17 partite tutte da titolare e senza nessuna sostituzione, con la conseguenza di 8 partite in cui la sua prestanza fisica, unita ad ordine tattico, equilibrio e scelta di tempo perfetti, hanno permesso di leggere 0 alla casella reti subite. In più, si è scoperto anche goleador: già 3 volte ha timbrato il cartellino, contro Crotone, Sampdoria e Chievo. Cosa gli si può chiedere di più? Solo due cose: continua così, e non badare al cellulare, che spesso se chiamano da Madrid e Barcellona sono truffe. Anzi, tre cose: cambia nome, perché questo “Milan” associato ad un tesoro come te non si può leggere.

fonte foto: screenshot

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