Inter, 5 motivi per credere al progetto Suning

Con il lento e progressivo dietrofront di Erik Thohir, da frontman a uomo-ombra, gli ultimi mesi nerazzurri hanno visto nascere un’unica grande certezza. Parliamo della famiglia Zhang e del colosso cinese Suning, che hanno preso per mano la famiglia Inter con l’intenzione e la volontà di portarla nel calcio che conta. E per farlo, sono state gettate le basi di un unico, grande progetto. Noi di SpazioInter vi suggeriamo 5 motivi per credere al disegno cinese.

1 – GLI INVESTIMENTI DEL PASSATO

Con l’arrivo di Suning, la prima grande garanzia di voler fare sul serio è stata lanciata con gli investimenti. Il comando dai vertici della famiglia Zhang all’Inter arriva attraverso tre strade societarie. Suning Holdings, con sede a Nanchino, Suning Sports International, da Hong Kong, e Great Horizon dal Lussemburgo, con quest’ultimo che ha rilevato il 68,55% dell’Inter nel giugno 2016. Con un fatturato da 45 miliardi, dal suo arrivo all’Inter Suning ha investito 496 milioni. Numeri importanti per un progetto che vuole scrivere nuove pagine di storia nerazzurra.

2 – VOLONTA’ E DECISIONE NELL’ACQUISIRE IL 30% DI THOHIR

Obiettivo: controllo totale. Come scritto in precedenza, quanto fatto da Suning negli ultimi mesi ha portato la famiglia Zhang ad acquisire il 68,55% dell’Inter. Oggi, dopo i rumors delle scorse settimane, leggiamo che l’obiettivo della famiglia di Nanchino è quello di rilevare anche il 31,05% che resta tra le mani di Erik Thohir. Se non oggi, nel futuro più prossimo il colosso cinese saluterà l’ormai ex frontman nerazzurro, in modo da esercitare ancor di più la propria leadership societaria.

3 – INCREMENTO DEL BRAND

44 milioni spesi da Zhang per la denominazione del centro sportivo Suning di Appiano Gentile e di Interello, oltre al co-branding Suning-Inter. 12 invece per le academies in Cina e per i diritti e per il personale tecnico. Insieme a tutto ciò, la diffusione a macchia d’olio del logo nerazzurro in terra cinese, il lascia passare alla costruzione dell’Inter Media House e dell’Inter TV, perni della comunicazione interista. Nulla lasciato al caso da Steven e Jindong, per esportare in ogni angolo del mondo la passione e soprattutto il brand Inter.

4 – CREDIBILITA’ DI ZHANG

Tre società per gestire il controllo del mondo Inter. Un fatturato da 45 miliardi. Esborso di 350 milioni per acquisire PPTV, la popolare televisione online cinese che trasmette soprattutto show ed eventi sportivi. La stessa TV che nel gennaio del 2017 ha acquistato i diritti per trasmettere la Premier League in Cina nei successivi tre anni, per la cifra di 564 milioni di sterline. Un nome che oggi, a giudicare dai conti, non ha bisogno di presentazioni. Ed una credibilità che oggi ha la solidità e la potenza societaria tra i capisaldi del proprio credo.

5 – STABILITA’ DEI VERTICI SOCIETARI

Negli anni di gestione Thohir si è avvertita una mancanza importante nella società nerazzurra. Oggi, con la presa di posizione di Suning, la famiglia Zhang ha dettato legge sull’impostazione dei vertici e sulla solidità della dirigenza interista. Uno su tutti, il nome di Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter che nei momenti di assenza – davvero pochi, in realtà – di Steven e Jindong ha messo faccia e parole al servizio della società. Poche le presenze a San Siro da parte dei ‘capi’, ma per una famiglia che ha Nanchino come casa è oggettivamente impossibile vederla a Milano ogni due settimane. Zero assenze, però, nei momenti decisivi sia della dirigenza che della squadra, segno di forte attaccamento alla maglia e alle sorti dell’Inter.

Questi i nostri cinque motivi per credere al progetto Suning. Certezze e garanzie non mancano: oggi il futuro societario dei nerazzurri è più che radioso.

 

Fonte foto: screenshot

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