GdS – I motivi e le cifre sul bond. Solidità di Suning e coppe: fattori determinanti

“Il cosiddetto «book», cioè la raccolta nel libro ordini, si è chiuso ieri ed è stato un successo. Sono arrivate sottoscrizioni quasi doppie rispetto all’offerta. Il bond da 300 milioni dell’Inter adesso è realtà e il 21 dicembre le obbligazioni verranno pagate”. Dopo il comunicato di ieri, anche la Gazzetta dello Sport conferma e commenta la strategia del club nerazzurro a livello economico.

I DETTAGLI SUL BOND

“L’obiettivo principale del bond, in scadenza nel 2022, è proprio quello di rimborsare il vecchio debito (208 milioni residui). Conteggiando gli oneri relativi all’operazione, resteranno circa 80 milioni che serviranno per la cassa, con la possibilità di attingere a una linea di credito extra da 50 milioni. Inoltre, a differenza del precedente prestito, il bond consentirà all’Inter una maggiore flessibilità gestionale”.

300 milioni, secondo i piani, dovranno essere rimborsati attraverso gli introiti derivanti dai contratti media e di sponsorizzazione. “I flussi di cassa sono legati ai risultati sportivi dei prossimi anni e, in particolare, alla partecipazione alle coppe europee. È vero che l’Inter ha un’apparentemente elevata esposizione debitoria ma i 298 prestati da Suning sono il frutto di accordi parasociali con Thohir e, in sostanza, valgono come apporti di capitale. A fare la differenza è la solidità del gruppo proprietario, oltre alle prospettive di sviluppo del fatturato, specie se ci sarà il ritorno in Champions”.

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