GdS – Inter, col Chievo si scalda Ranocchia

Continuando così Andrea Ranocchia diventerà uno dei misteri del calcio italiano. Da eterna promessa, dall’esser più bravo del compagno di reparto Bonucci all’esser sparito dai radar calcistici. Fino alla prossima giornata però, perché la squalifica di Miranda gli apre le porte di una maglia da titolare.

Vai Ranocchia, tocca a te

Luciano Spalletti è all’esame “Re Mida“, trasformare in oro tutto ciò che tocca e crea. Con Andrea Ranocchia il rischio è altissimo perché il giocatore in questa stagione ha giocato solo cinque minuti contro il Crotone ma che vedendo Chievo ha ricordi più dolci della panchina.

Scrive La Gazzetta dello Sport che la squadra dell’interista Campedelli è l’unica cui il difensore umbro ha segnato più di un gol. Sono tre in totale, ma coincidenza vuole che col Chievo siano arrivati sia il primo sia l’ultimo realizzati in A da Ranocchia. Il sorriso numero uno arrivò nell’ottobre 2009, con la maglia del Bari. L’ultimo, in nerazzurro, nel dicembre 2014.

Meno beneaugurante l’anniversario dell’ultima da titolare, giusto un anno fa. Il 2 dicembre scorso l’Inter di Pioli perse 3-­0 a Napoli, con Zielinski e Hamsik a chiudere la pratica in 5 minuti. Da quel giorno però il mondo attorno a Ranocchia e all’Inter sembra essersi capovolto. A gennaio il 29enne ex capitano va in prestito all’Hull City dopo un periodo non facile anche a livello ambientale, sfiorando una clamorosa salvezza a fine torneo, con 15 presenze da titolare e 2 reti. Ai problemi di una squadra in affanno per il pasticcio Mancini-­De Boer infatti si sommano le critiche spesso gratuite di una parte del tifo che vede in Ranocchia il responsabile unico dei mali nerazzurri.

A Milano però arriva Luciano Spalletti, l’uomo che sta trasformando in pepite quelli che in aprile sembravano sassi. La “folgorazione” arriva a Riscone di Brunico, nei primi giorni del ritiro estivo. Ranocchia ci arriva pronto a lavorare con la consueta professionalità – da 15 mesi ha un motivatore, fa
esercizi extra e kick energy –, ma con poco entusiasmo perché oltre a Skriniar sono annunciati altri nuovi centrali.

Spalletti considera tutti importanti, in allenamento e in gara. Mi ha convinto lui a rimanere“. Skriniar e Miranda però non hanno sbagliato un colpo, così come gli altri sei titolarissimi. La squalifica del brasiliano ora gli consegna “l’Occasione”, sfruttare i suoi 195 cm d’altezza e mettere a tacere gli scettici. Non sarà facile.

 

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