CdS – Il 10 sprecato, il flop Joao Mario

Prima il cambio di numero, dal 6 iniziale al 10, poi l’eclissi, la tonsillite e ora un letargo che per Joao Mario pare irrimediabile. Domenica col Chievo, causa infortunio di Vecino, il portoghese campione d’Europa potrebbe avere l’ultima chance per scalzare le gerarchie di Spalletti.

Joao Mario, col Chievo ultima chance?

Il Corriere dello Sport spiega che la sua ultima volta da titolare è stata a Bologna, due mesi e mezzo fa. Da allora
solo spezzoni per Joao Mario, che probabilmente è appena entrato nelle sue ultime settimane di Inter.
Due mesi e una bocciatura fa, verrebbe da dire: perché in quel martedì al Dall’Ara, nel primo tempo da matita rossa
la mannaia di Spalletti si è abbattuta sul portoghese. Così da farne una riserva, al netto dei rimescolamenti tattici
con Gagliardini titolare e Borja Valero più avanzato. Ma adesso, in vista di domenica, per Joao Mario si sta aprendo lo spiraglio giusto, complice il problema di Vecino e il tipo di partita che attende l’Inter a San Siro.

Un novembre da incubo, fatto di appena sette minuti in campo, per Joao Mario. Quelli conclusivi contro l’Atalanta,
uno dei pochi finali di partita che l’Inter quest’anno ha potuto gestire senza ansia. Il centrocampo dell’Inter, spesso e
volentieri, è stato un gioco a incastri. Con qualche variabile obbligata, tipo quella che ha costretto lo stesso Joao Mario a guardare il derby in tribuna. Maledetta tonsillite, a pochissime ore dal fischio d’inizio: così, il portoghese fuori e Gagliardini titolare di una mediana che, da lì in poi, non avrebbe più mollato un istante. Una svolta all’incontrario per il giocatore lusitano che l’Inter ha pagato quaranta milioni più cinque di bonus dallo Sporting Lisbona, quattordici mesi fa.

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