GdS – Maurito suona sempre due volte, 15 gol in appena…8 partite

Mauro Icardi si prende con grinta e determinazione il trono dei cannonieri in Serie A. Con la doppietta al Cagliari sale a quota 15 gol, ma la statistica più importante è che queste reti son state fatte in appena 8 partite, con 5 doppiette e un traguardo prestigioso in arrivo, agganciare Mariolino Corso tra i bomber.

Icardi, la legge della doppietta

Scrive La Gazzetta dello Sport che solo Angelillo e Meazza sono meglio di Icardi dopo 14 turni. Cinque doppiette e una tripletta, 15 gol fatti distribuiti in otto incontri, questo lo score del capitano nerazzurro di nuovo al comando della classifica cannonieri.

Non ci sono pause, ci sono solo parentesi da riempire con i gol. I 93 gol segnati in assoluto con la maglia nerazzurra (in 160 presenze, media di un centro ogni due partite scarse) valgono l’undicesimo posto nella classifica di tutti i tempi. Mario Corso è a un gol soltanto. Poi solo nove giocatori avranno segnato di più. E la corsa non si arresterà di certo. Perché l’Inter si alimenta principalmente dei suoi gol (15 su 28, il 53,5 per cento) e perché quest’anno vorrebbe provare a vincere la classifica marcatori da solo dopo averlo fatto insieme con Toni nel 2014-15 con 22 centri. Quell’anno dopo 14 giornate i nerazzurri erano dodicesimi con 17 punti (Juventus capolista a +18, la retrocessione era solo 6 punti dietro) con 21 gol segnati e 21 subiti.
Nello stesso periodo, Mauro aveva segnato 8 gol in 14 presenze (2 delle quali da subentrante).
Il ritmo è raddoppiato per tutti a distanza di appena tre anni: per l’Inter che ora è seconda con 36 punti e per Icardi che adesso ha già infilato 15 gol.

Angelillo nel mirino

Icardi emerge per la sua straordinaria capacità dentro l’area. Il fatto che Antonio Candreva gli ricordi “che se a fine anno diventerà capocannoniere dovrà fare un bel regalo a tutta la squadra” non lo rallenterà. Anche perché un avvio del genere mette l’argentino al terzo posto dei marcatori nerazzurri.
Infatti soltanto Valentin Angelillo e Giuseppe Meazza hanno fatto meglio nelle prime 14 giornate
di campionato. Angelillo nel 1958-59 arrivò a segnare 21 gol in quel lasso di tempo. Una furia con una cinquina, una tripletta e 4 doppiette marcate in 11 gare. Alla fine i gol furono 33 in 34 turni, stagione storica. Meazza nel 1933-34 partì con 16 centri in 14 giornate, un’accelerata che però perse intensità perché alla fine i gol furono 21 in 34 giornate. La classifica marcatori la vinse Felice Borel II
della Juventus con 31. Icardi è partito con 15 gol in 14 giornate come Faas Wilkes nel 1950-51.
Anche qui il miglior marcatore del campionato alla fine fu un altro, Gunnar Nordahl del Milan con 34 centri in 38 gare. Ci sono un paio di elementi che lampeggiano in questa galleria.

Il primo è che Icardi ha segnato 14 gol spalmandoli in “sole” 8 partite: nessuno dei tre colleghi nerazzurri del passato ha fatto meglio. E poi il numero delle doppiette, 5: anche in questo caso nessuno tra Angelillo, Meazza e Wilkes era riuscito a sommarne così tante.

 

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