Proprietà Milan, la Gazzetta dello Sport intervista il giornalista del NY Times
Proprietà Milan, Yonhong Li è un bluff?
In settimana il NY Times ha pubblicato un inchiesta sul Milan che ha fatto discutere. La Gazzetta dello Sport ha intervistato uno degli autori della stessa, Tariq Panja, che ha fatto luce sulla vicenda. Ecco l’intervista:
Perché il NYT ha deciso di concentrarsi sul Milan?
“Abbiamo cominciato ad approfondire sul calcio in Cina quando è diventato prioritario per Xi Jinping. Volevamo capire perché la Cina investiva nel calcio estero e chi fossero gli investitori. Il Milan era il caso più interessante: era di gran lunga il club più costoso e vedeva coinvolto un personaggio per i più sconosciuto. Zhang dell’Inter invece è molto conosciuto”.
Quanto ci avete lavorato?
“Per diversi mesi, in Cina e altre parti del mondo. Abbiamo tentato di parlare con parecchie persone, il maggior numero possibile. Quasi sapeva chi fosse Li Yonghong in Cina. Ci siamo chiesti come un personaggio del genere potesse stare dietro l’acquisto di un club così famoso”.
Secondo le vostre fonti e le vostre conoscenze, è possibile che Mr. Li controlli le miniere attraverso Guangdong Lion?
“Non sappiamo esattamente che relazione ha Li Yonghong. I miei colleghi in Cina non hanno riscontrato prove che sia il proprietario di Guangdong Lion, la società che controlla le miniere”.
Le autorità italiane e alcuni advisors hanno operato controlli su Li. Se il Times ha ragione, perché l’accordo è stato approvato?
“Dovete chiederlo a loro. Per me erano necessari maggiori esami. Per come è la vicenda, sembra possa concludersi con imbarazzo per le autorità Italiane del calcio. Se fossi un tifoso del Milan, vorrei sapere chi possiede il club. Dovrebbe essere più chiaro. Il prezzo è stato molto alto e gli alti interessi con Elliott sono una bomba pronta a esplodere per la proprietà. Non vedo come il Milan potrà pagare il suo debito con il flusso di cassa attuale”.