Facchetti Jr: “L’Inter attuale non è ancora grande, ma sta crescendo bene”

Facchetti Jr, da sempre molto vicino alle vicende nerazzurre, ha parlato ai microfoni di Sky Sport in occasione della dedica del giardino di Piazza Axum a Helenio Herrera.

HERRERA HA RIVOLUZIONATO IL CALCIO

Facchetti ha dichiarato: Herrera ha rivoluzionato il calcio in tutto, a partire dal fatto che ha messo l’allenatore al centro dell’inquadratura per ruolo e importanza e per tutto quello che oggi pensiamo sia normale che un allenatore debba pensare. Lui ha messo al centro l’allenatore e ha rivoluzionato il modo di pensare e di fare calcio. Ha praticamente inventato la preparazione atletica come la conosciamo oggi, l’alimentazione, il training autogeno, la motivazione”.

“Tutto quello che oggi è in 15-20 persone, prima era condensato in un solo ometto, capace anche di autoironia. La costruzione fisica e mentale di mio padre era debitrice nei confronti del Mago, perché era uno dei suoi discepoli più fedeli: lo volle lui da giovanissimo. C’era questo connubio discepolo-maestro e lui questo modo l’ha riproposto nel suo modo di lavorare per tutta la sua carriera. Il calcio, non solo l’Inter, deve moltissimo a HH”.

SPALLETTI COME HERRERA? VEDREMO, MA…

Facchetti ha poi anche parlato dell’Inter attuale: “La parola ‘grande’ è molto impegnativa da usare, ma sicuramente c’è qualcosa di nuovo ora. Si sta costruendo una identità importante a livello societario. Anche in campo la leadership di Spalletti sta dando i suoi frutti, la squadra finalmente dà un’idea di collettività che mancava. C’è la sensazione che si stiano gettando basi solide: per utilizzare la parola ‘grande’ bisogna però andare con calma, aspettando che le cose crescano”.

“Mi sembra che le premesse siano positive per trovare qualcosa di soddisfacente. Spalletti come Herrera? Qualcosa a sensazione c’è, se poi lo dice Mazzola che è competente… C’è qualcosa che fa sentire che c’è molto pensiero dietro la squadra, c’è molta testa in tutto quello che si vede e nei risultati che sono arrivati. Questo aspetto mentale li avvicina. Poi io non conosco la quotidianità dello spogliatoio, il prepartita e il rapporto con i calciatori: ma il fatto che si cerchi il paragone significa che qualche traccia comune c’è a parer mio”.

Fonte immagine in evidenza: Screen youtube

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