La lucida follia da Certaldo, ma occhio a non imitare la Ferrari

Al minuto quattordici della ripresa tanti anti interisti hanno sorriso. Pazzini pareggiva una gara grazie ad un goffo intervento di Handanovic con conseguente rigore tramite var.

Var consegna, Var toglie, ma esiste un killer e una lucida follia

Sull’uno a uno in tanti hanno pensato ai titoloni sul record dopo undici turni e a una maledizione che fa togliere certezza all’Inter, come ci ricorda la scorsa primavera.

Maledetta Primavera” fu un brano cantato da Loretta Goggi e classificatosi al secondo posto nel Festival di Sanremo 1981, come Spalletti nella Serie A 2016/17.

Coincidenze, o addirittura discorsi che non c’entrano niente. Fatto sta che i fantasmi di Halloween sotto il terrazzo di Giulietta e Romeo si son palesati al Bentegodi, ma la faccia da killer che risponde al nome di Ivan ha compiuto uno scherzetto.

Che Perisic fosse il pericolo pubblico numero uno lo si sapeva. Più di Icardi perché oltre ai gol Ivan aggiunge una fantasia che il bomber non ha e che spunta sempre sul finire.

Il numero 44 è la risposta buona alla faccia cattiva di Mandzukic nella Juve, ma sopratutto è l’allenatore di Certaldo a divertirsi, e divertire, quando c’è da raccogliere il seminato con l’oggetto dei desideri Mourinhano.

29 punti dopo undici turni non possono essere frutto di un caso. Il terrore sta nella coperta cortissima. Nessuno dei giocatori ieri in panchina poteva suggerire un qualcosa in più. Cancelo deve ambientarsi, Eder corre ma non è un bomber, Joao Mario ha inserito le marce basse e va quanto la McLaren di Alonso, Karamoh è sparito e Pinamonti troppo giovane.

La speranza è che la lucida, consapevole, follia e grinta di Luciano da Certaldo regga da qui al mercato invernale, poi ci si attende un ritocco di classe, anche costoso, perché perdere quanto di buono fatto fin qui sarebbe copiare la stagione della Ferrari, deludente quando conta dopo un avvio da sogno, sciolta come neve al sole nell’uno contro uno con la Mercedes, regina indiscussa degli ultimi come la Juve.

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