Inter cinica e concreta, e parte meglio di Mou e Mancini

È un’Inter da record quella che con qualche difficoltà espugna il Bentegodi di Verona. Record perché con questi 3 punti arriva a quota 29 in 11 partite, entrando nella storia della società nerazzurra.

Inter da record: poco spettacolare ma concreta 

Quella che qualcuno potrebbe definire “fortuna” è molto di più. Spalletti ha plasmato la squadra e i frutti del suo lavoro si vedono anche nella difficoltà. Quando infatti, come stasera, manca brillantezza e lucidità nella manovra offensiva, non si perde mai la bussola. La squadra insiste nella sua manovra avvolgente, fatta di cambi di gioco e passaggi stretti. Questo porta al gol di Borja Valero che può essere uno degli uomini simbolo della nuova Inter. Tatticamente affidabile, metronomo avanzato di Spalletti che gli chiede anche un lavoro di pressing importante che lo spagnolo svolge con buono risultati. 

Succede spesso in trasferta in questa stagione che i nerazzurri non riescono ad essere “spettacolari” come successo nei primi 65 minuti con la Sampdoria. Lì viene fuori il cinismo di questo gruppo che non va dimenticato, ha in sé alcuni giocatori dal valore assoluto importante. Icardi, Perisic, Candreva, per citare il reparto d’attacco, anche in serate non eccellenti possono essere decisivi.

Ecco come si forma questo record. È vero, un campionato o comunque un periodo del nostro calcio in cui le grandi raggiungono quote molto alte. Ma se l’Inter di Spalletti dopo 11 giornate ha fatto meglio dell’Inter del triplete targata Mourinho, e di Mancini in entrambe le fasi, significa che non e piu un caso, o solo fortuna…

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