IN CAMPO VERITAS – I cinque verdetti del derby di Milano

Serata dolce, dolcissima per i nerazzurri; tanti aspetti positivi ma anche negativi. Resta un grande derby, resta un grande Icardi. Ecco i cinque verdetti.

I VERDETTI DEL DERBY

Il lunedì non poteva essere affrontato in maniera migliore. Prevalere per quel che riguarda la rivalità cittadina, farlo con prepotenza, farlo con un goal al 90′. Ritratto della felicità verrebbe da dire; eppure c’è stato anche del negativo nel match di ieri. A pensarci però è stato il capitano, attaccante vero.

1. È tornato Candreva: che sia un punto di partenza

Quando vede rossonero sembra riaccendersi; nei due derby della scorsa stagione era andato a segno salvo poi non essere decisivo per il risultato finale. Ieri sera invece è stato prezioso più che mai; instancabile, grande asse con il compagno di nazionale D’Ambrosio e l’occasionale sostegno di Borja Valero; grandi scatti, gran tentativo che termina sulla traversa, gran palla per quel cecchino di nome Icardi. Che non sia un una tantum; vogliamo sempre questo Candreva.

2. Questo Milan ha carattere, ma non è ancora squadra

Reagire ad un primo tempo a senso unico non era semplice, ed è stato merito anche del cambio offensivo voluto dal CT. Con Cutrone in mezzo al campo le cose sono cambiate, con l’Inter costretta a schiacciarsi; c’ha pensato poi Suso con un gran mancino a giro, e ancora Bonaventura su palese disattenzione di Cancelo. Non è bastato però, Rodriguez ha finito per rovinare tutto l’impegno messo nei secondi 45′. È su questo che Montella deve lavorare: non si può regalare un tempo intero all’avversario; non si può perdere palla a centrocampo ad un minimo accenno di pressing. Carattere sì, Squadra no.

3. Troppe, troppe disattenzioni

I due goal avversari erano nell’aria, per un atteggiamento troppo arretrato nerazzurro. Certo però che, se non ci fossero stati quegli errori… Perisic e Gagliardini non possono cascare contemporaneamente ad una banale finta, pienamente consapevoli della predilezione per Suso del suo mancino; Cancelo non può perdersi Bonaventura sapendo che la palla di Borini sarebbe arrivata proprio lì; Miranda non può perdersi in un bicchiere d’acqua non appena viene pressato. C’è ancora da lavorare, soprattutto in difesa. Tempo ce n’è, fiducia in Spalletti.

4. Montella, ci hai sorpreso ma in negativo

RI-GO-RE disse Spalletti ai tempi della Roma. L’avrebbe detto volentieri ieri una volta saputo le lamentele del CT rossonero. Non importa il minuto, non importa che sia un derby, non importa il risultato. Il fallo è fallo e va fischiato. È stato un grande attaccante, dovrebbe sapere come funziona lì in area di rigore. Eppure restava fermo sulla sua decisione, che il rigore non c’era. Non ci aspettavamo tale reazione, alle volte l’amarezza fa perdere l’obiettività. RI-GO-RE.

5. Il diavolo veste MI9

Trevisani: “Mi rifiuto di chiederti il migliore in campo”
Adani: “E io mi rifiuto di dirtelo”
Alle volte, il silenzio vale più di mille parole; perché trovarne per descrivere quel che è Mauro Icardi, beh, è impossibile.
Grazie Mauro.

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