Rabiot, giovane centrocampista pilastro del PSG delle meraviglie, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
VERRATI E MOTTA SONO DUE ESEMPI PER ME
Rabiot ha dichiarato: “Sono ambizioso come tutti. E un giocatore che viene convocato per la Coppa del Mondo è normale voglia giocare il più possibile e non restare in panchina. Ma le scelte le fa il c.t, io devo solo farmi trovare pronto. L’importante per me adesso è far parte di questo gruppo. Poi, a qualificazione acquisita, vediamo che succederà. Spero di aver la fortuna di giocare”.
“Al PSG però sono ormai titolare, con Verratti e Motta. Credo di essere migliorato moltissimo anche solo osservandoli. Motta è un giocatore che non perde mai la calma, gioca a testa alta, con una visione di gioco straordinaria e con un’ottima qualità di passaggi. Verratti è quello che si proietta più facilmente verso l’area avversaria, con un ottimo lancio. Sono due grandissimi esempi per me. Mi piace pensare di essere un mix delle loro qualità, una loro sintesi”.
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Rabiot ha poi proseguito: “Si, due anni fa sono stato vicinissimo alla Roma. Consideravo i giallorossi la squadra ideale per crescere, imparando anche da giocatori importanti come Totti. La Roma mi avrebbe permesso poi di fare un ulteriore salto di qualità, magari in un club più grande. Il vostro campionato sta tornando ai fasti di un tempo, basta vedere il cammino della Juventus in Champions. Ma è andata diversamente e sono felice di essere rimasto, sto bene qui e mi sono ritagliato il mio spazio”.
“Io al PSG come Gerrard al Liverpool? Di certo è una fonte di ispirazione. Al Parigi oggi ci sono le condizioni ideali per continuare a crescere, ma da mezzala: è il ruolo che mi corrisponde di più perché mi permette di esprimere al meglio le mie qualità. Il contratto scade nel 2019, ci sarà tempo per parlare di rinnovo. E in carriera a un certo punto spero anche di poter vivere qualche esperienza diversa, per migliorarmi e cimentarmi in una nuova sfida. Ma ripeto, per il momento sto bene qui”.
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