Nagatomo, dall’università al calcio: “Qui sono felice. Per il Mondiale…”

Si è ritagliato il suo posto nel mondo passo dopo passo, partendo dal Sol Levante fino a raggiungere l’Italia ed il calcio europeo. Ora Yuto Nagatomo è un professionista, ma i passi della sua crescita umana e sportiva passano anche e soprattutto dal suo Paese. L’Università di Meiji, in Giappone, ha svolto un ruolo importantissimo nei suoi studi e nella costruzione dei rapporti con il mondo che lo circonda. Nell’intervista rilasciata a MeijiNow, l’esterno nerazzurro ha così commentato la sua esperienza accademica: “In quest’università si lavora non solo sull’aspetto sportivo ma anche su quello umano. In quegli anni ho incontrato tante persone fantastiche con le quali sono in contatto ancora adesso. Credo di aver collezionato un patrimonio importante in quattro anni”.

NAGATOMO TRA ITALIA E SOGNO MONDIALE

Con l’approdo in Italia sono iniziate le prime difficoltà, anche se con il tempo tutto è diventato più semplice: “Sono arrivato lì senza sapere nulla: per me è stato il momento più duro. Però riuscivo comunque a comunicare coi compagni di squadra, anche attraverso gli scherzi e ridendo. Lì sentivo che tutto si stava sciogliendo”. Da quel giorno in cui arrivò per la prima volta nel nostro Paese sono passati sette anni, ed ora Yuto Nagatomo è una persona diversa. Si è inserito nel migliore dei modi ed anche la sua famiglia è felice: “Da sposato mi diverto molto. Anche mia moglie ormai si sta abituando all’Italia e le piace molto. Per me è importante avere il supporto di una persona così”. Infine, uno sguardo al prossimo traguardo da centrare per il giapponese: “Il Mondiale in Russia. Ottenere un buon risultato sarebbe un sogno”.

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